Ho raccolto insieme alcuni versi perché hanno in comune un tema ricorrente nel libro di Neemia, quello dell’opposizione e Il modo in cui Neemia resistette all’opposizione è ricco di insegnamenti anche per noi.
Neemia, fin dal primo momento in cui arrivò in Gerusalemme, trovò una dura opposizione da parte di nemici che volevano impedire la ricostruzione delle mura.
Come abbiamo letto, molti nemici, tra cui spiccano Tobia e Samballat, furono contrariati dalla venuta di Neemia. Essi cercarono subito di scoraggiarlo quando i lavori stavano per cominciare, cercarono di mettere in ridicolo il lavoro mentre il lavoro procedeva, minacciarono di attaccare per creare disordine e scoraggiamento quando videro che l’opera procedeva, cercarono di trovare addirittura un’occasione per fare del male a Neemia quando ormai le mura erano quasi ultimate e continuarono ad intimidirlo anche grazie ad alcune persone influenti in Giuda che erano legate a questi nemici.
Proviamo a metterci per un istante nei panni di Neemia… non dovette essere assolutamente facile resistere e portare avanti il lavoro in mezzo a tutta quell’opposizione.
Tuttavia, Neemia non si fece intimorire perché sapeva che Dio era dalla sua parte. La sua risposta verso gli oppositori fu decisa: “Sarà il Dio stesso del cielo a darci buon successo. Noi suoi servi, ci metteremo a costruire, ma per voi non ci sarà né parte né diritto in Gerusalemme.” (Ne 2:20)
Anche quando i nemici lo schernivano, continuò ad andare avanti appellandosi a Dio: “Ascolta, o Dio nostro, come siamo disprezzati! Fa’che i loro oltraggi ricadano sul loro capo” (Ne 4:4).
Di fronte al pericolo di essere attaccati, non si spaventò, ma prego il Signore e organizzò la resistenza. “Allora noi pregammo il nostro Dio e mettemmo delle sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi”. (Ne 4:9)
Di fronte ai tentativi di intimidazione osservò: “Tutta quella gente voleva impaurirci e diceva:’Perderanno il coraggio e il lavoro non si farà più’. Ma ora, o Dio, fortificami!” (Ne 6:9)
Anche nella nostra vita può capitare di ricevere opposizione mentre stiamo portando avanti un’attività che sappiamo essere giusta, che sappiamo essere secondo la volontà di Dio. A volte l’opposizione può venire da persone che sono molto vicine a noi e questo è ancora più difficile da affrontare. Infatti anche Neemia, come abbiamo letto, dovette subire un’opposizione interna da parte dei notabili di Giuda che erano legati a Tobia.
Non è piacevole lavorare duramente e allo stesso tempo dover prendere atto del fatto che qualcuno vuole mettere i bastoni tra le ruote. La tentazione potrebbe essere quella di fermarsi, di lasciar perdere tutto…
Osservando i versi che abbiamo letto, notiamo che ci sono due ingredienti che hanno sempre accompagnato Neemia nel resistere all’opposizione: preghiera e azione. Anche noi abbiamo bisogno di quei medesimi ingredienti se vogliamo andare avanti. Di fronte all’opposizione sarà la preghiera a fornire carburante per il nostro lavoro!
Non dobbiamo lasciare che l’opposizione ci immobilizzi. Dobbiamo affrontare i problemi senza fermare il lavoro, affidando a Dio la nostra causa e chiedendogli di donarci la forza per andare avanti, proprio come fece Neemia.
Se stai facendo qualcosa di buono, utile, e costruttivo e sai che il Signore è con te, non lasciarti scoraggiare dai vari Tobia e Samballat che ti circondano. Non ti arrendere! Confida nel Signore, prega e vai avanti.
Luigi Mandile | Notiziecristiane.com
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