Dio ha un piano per le nostre vite

Pace a tutti cari nella Grazia, voglio raccontare anch’io la mia testimonianza di ciò che il Signore ha fatto nella mia vita.

È da un anno e qualche mese che ho conosciuto il Signore. Prima di conoscere quanto è grande e quanto è potente l’amore di Dio, conducevo una vita abbastanza tranquilla. Mi sono fidanzata all’età di 17 anni ed io e il mio compagno siamo stati insieme per ben 14 anni. Ringraziando Dio, mio padre mi ha permesso di studiare, per cui mi sono laureata, ho preso più specializzazioni, sono una persona molto determinata e non amo stare ferma insomma.

Col senno di poi ho capito che questo mio modo di fare serviva a colmare un vuoto, una voragine che era dentro di me data da una ferita molto grande che si chiama abbandono. Questo mi ha portato ad attaccarmi letteralmente a ogni cosa che potesse riempire le mie giornate: lo studio, le uscite con gli amici, giornate intere fuori di casa e lontano dalla mia famiglia. Una fame d’amore data dalla mancanza di una persona molto importante nella mia vita che è mia madre. Ho sempre ringraziato Dio perché nonostante non avessi potuto viverla nel mio quotidiano, il Signore non mi ha mai fatto mancare nulla attraverso mio padre, i miei nonni, le mie zie, cugine, gli amici, non sono mai stata una persona invidiosa, con particolari vizi. Il mio desiderio più grande sin da piccola non era quello di realizzarmi lavorativamente ma era quello di farmi una famiglia, la famiglia che non avevo potuto vivere, la normalità insomma, e per fare questo ero disposta a fare di tutto. Quando ho avuto il mio bambino, ho deciso che me lo sarei vissuto a pieno perché non volevo fargli mancare quell’affetto che era mancato a me. Quindi decisi con mio marito, di comune accordo, di rimanere a casa per crescerlo e per essere sempre presente nella sua crescita (diritto sacrosanto che spetta a ogni mamma secondo me ) mio marito lavora da tanti anni e ringraziando Dio non ci è mai mancato nulla ma io cominciavo a sentire il peso di quella situazione, perché volevo essere d’aiuto in qualche modo. Volevo essere una persona indipendente anche perché sapevo di avere delle carte in mano da giocare. Un giorno mi appare un post su Facebook di una mamma che dice di aver trovato la sua indipendenza e la sua felicità stando in casa, lavorando da casa e che facendo in questo modo aveva potuto far felice la sua famiglia.

Pensai: ecco un ottimo modo per stare in casa e aiutare la mia famiglia. Da lì a poco iniziò un incubo, ero sempre legata a questa cosa di dover mostrare la mia vita, quello che mangiavo, quando uscivo, dove andavo, per convincere le persone infine ad acquistare un prodotto e convincere poi a mia volta queste stesse persone a iniziare l’attività in questo gruppo. In apparenza era tutto tranquillo ma in realtà litigavo con mio marito, non potevo andare da nessuna parte perché ero sempre con il telefono in mano, vivevo oramai al telefono.

Ero arrivata al punto di voler convincere chiunque a entrare in questa situazione. Mostrando un lato di me che non conoscevo nemmeno io. Non mi riconoscevo più, avevo perso la mia identità. E stavo distruggendo tutto quello per cui ho lottato duramente per costruire. Ero continuamente giudicata da tutti, l’unico che ha avuto pietà di me è stato una persona che conoscevo da diversi anni che nel momento della difficoltà mi è stato vicino e mi ha iniziato a parlare di Gesù e del suo grande amore attraverso dei versetti biblici, qualcosa s’iniziò a muovere nella mia coscienza. Iniziavo a sentire il peso di quello che stavo facendo. Un giorno quest’amico mi portò nella chiesa evangelica che lui conosceva e andai lì con una testa pesante, oppressa, ansiosa per quello che stava accadendo nella mia vita, avevo un’angoscia incredibile nel cuore perché sapevo in fondo in fondo, che quella strada che avevo intrapreso non fosse buona ma diciamo che era la strada più facile.

Comunque stavo entrando nella casa del Signore e non lo sapevo nemmeno io. Dio prepara ogni cosa e la fa perfetta. Entrai e non c’erano statue, non c’erano simboli religiosi, ma ci stavano delle persone accanto a me che cantavano e avevano gli occhi chiusi. Fu subito colpita dall’AMORE che si respirava in quel posto quindi d’istinto chiusi gli occhi e iniziai a cantare anch’io. E ricordo perfettamente le parole di quel cantico: “Come Zaccheo io voglio salir più in alto che io potrò solo per vederti guardare te e attirare il tuo sguardo su di me. Ho bisogno di te Signor, ho bisogno di te o Padre. Troppo piccolo son, dammi la tua pace, lascio tutto per seguire te. Entra nella mia casa nella mia vita sana tutte le mie ferite”. A questo punto sentii un forte desiderio di piangere e di liberarmi da quei pesi e da quell’oppressione che mi stava lacerando l’anima. Il Signore mi aveva liberata da ogni amarezza, rancore, odio, oppressione, che mi stava portando a essere quella che non ero e portarmi nell’inferno più totale.

Da quando mi ha liberata da quel giorno servo il Signore, a novembre mi sono anche battezzata, e credetemi il Signore mi sta facendo vedere meraviglie nella mia vita. Ho trovato lavoro, ho superato un concorso, ho perdonato chi mi aveva fatto del male, ho avuto il desiderio di recuperare il rapporto con la mia famiglia, (sono tutte cose che opera Dio nel nostro cuore) con mia madre e mio padre in primis, ho imparato a non giudicare, ho imparato a essere più umile, ho una famiglia spirituale che mi sta sempre vicino e che amo da morire. Ringrazio Dio per il ministerio in cui Dio mi ha chiamato a servirlo e onorarlo, testimonio che solo Gesù salva e condivido con voi questo verso che ho nel cuore che dice: Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Giov. 3:16

È un onore per me servire l’unico vero Dio, il Salvatore dell’umanità. Dio si può servire di chiunque per parlarti. Non chiudere il tuo cuore davanti alla sua parola, lui solo può darti la pace che tanto cerchi! Infatti: Io so i pensieri che medito per voi», dice il Signore: «pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Ger. 29:11

DIO CI BENEDICA, spero che la mia testimonianza possa toccare i cuori di chi legge. DIO È AMORE

Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. Giov. 10:10

Sorella Susy

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