Man mano che mi avvicinavo all’adolescenza, cominciavo a riscontrare nelle persone addette all’insegnamento della parola di Dio, un modo di dire non consone alla santità dovuta al loro ministero.
Questo per me fu una grossa delusione, poiché io credevo fermamente che il sacerdozio era una chiamata divina; di conseguenza la loro vita non poteva essere vissuta in contrapposizione alla parola di Dio.
Alla età di circa 14-15 anni, presi la decisione di abbandonare la chiesa tradizionale, decidendo di svolgere la vita in base alla guida della mia coscienza, da me ritenuta erroneamente sana e forte. Ma nel cammino dell’adolescenza mi resi conto che i desideri ed i piaceri della vita minavano la mia morale, cadendo così sempre di più nel peccato, allontanandomi dalla volontà di Dio; la conseguenza fu che mi nascosi dietro l’ateismo, che diventò il mio nuovo credere, confidando nella scienza come risposta ad ogni domanda e dubbio.
Credendomi ancora una persona giusta mi arruolai nelle forze dell’ordine, dove credevo di soddisfare il mio senso di giustizia; purtroppo anche questa fase della mia vita fu accompagnata da delusione. Grazie al Signore che durante questo periodo i miei genitori si convertirono al vero cristianesimo “all’Evangelo della Grazia”; quindi da buon cristiani non perdevano mai l’occasione per parlarmi di Gesù Cristo; fu per me una grande opportunità per conoscere il piano di salvezza attraverso la morte sulla croce del nostro Signore per i nostri peccati, tramite la predicazione della PAROLA di DIO fatta con semplicità ed incisività, al punto di far risvegliare in me quello spirito cristiano da molto tempo addormentatosi.
Alla giovane età di 23 anni mi unì in matrimonio, da cui ho avuto tre figli. Furono proprio i primi anni di matrimonio, il periodo più tragico della mia esistenza; poiché per futili motivi, uno dei quali il poco spazio che offriva la nostra abitazione composta da un vano e mezzo, non mi permetteva di accudire, allora i miei due figli, in modo decoroso; ciò mi porto a convincere mia moglie ad interrompere due gravidanze, che innescarono nella mia vita un grande turbamento. In seguito, nel seguire una trasmissione televisiva, dove illustrava l’intero procedimento di una gravidanza, potei constatare che un feto di circa 2 mesi e mezzo, era un essere umano completo; l’opposto di ciò che mi avevano insegnato, cioè in quella età non è altro che un embrione senza alcuna identità. Questo fu un duro colpo, che mi provocò uno stato depressivo, accompagnato da sintomi di insonnia e incubi notturni; conseguenza del fatto che non riuscivo a sopportare di essere stato la causa dell’interruzione di due vite. Io che condannavo in modo radicale ogni forma di violenza, non solo avevo commesso violenza ma ciò l’avevo perpetrato verso due vite che mi appartenevano e oltremodo indifese. Cominciò nella mia vita la ricerca affannosa di trovare conforto in amici e familiari, richiedendo il loro aiuto, ma purtroppo ricevevo solo risposte evasive e poco convincenti.
Finalmente un giorno incomincia a ricordarmi che nella Chiesa Cristiana Evangelica, attraverso l’ascolto della predicazione della parola di Dio, l’anima mia aveva trovato ristoro e anche risposte esaudienti.
Così in comune accordo con mia moglie, che già simpatizzava con l’evangelo, decidemmo di dare un occasione ai nostri figli facendoli partecipare alle lezioni di scuola domenicale, che si svolgevano nella suddetta chiesa. Dopo alcuni mesi, ci rendemmo conto che era stupido da parte nostra non approfittare di questa opportunità per conoscere meglio la verità attraverso la predicazione dell’Evangelo e di conseguenza accettarla nella nostra vita.
Iniziammo tutta la famiglia a frequentare la chiesa evangelica locale, purtroppo dopo alcuni mesi l’unico mio cambiamento fu solo quello di aver ricevuto una conoscenza più ampia e veritiera della parola di Dio, al che dopo l’ennesima partecipazione di un culto al Signore, alla fine, mentre sfiduciato mi accingevo verso l’uscita in cuor mio mi rivolsi a Dio, reclamando che la conoscenza non mi bastava se essa non fosse stata accompagnata dalla Sua manifestazione forte e vivente nella mia vita; fu quello il momento più bello della mia vita, poiché mentre intimamente gridavo al Signore mi resi conto che le gambe incominciarono a tremare ed il cuore a battere fortemente, contemporaneamente a ciò una voce dal di dentro dell’anima mi disse: “INGINOCCHIATI POICHE’ SEI DAVANTI ALLA MIA PRESENZA”; contro la mia stessa volontà (avendo vergogna che gli altri mi vedessero in tale atteggiamento) caddi sulle mia ginocchia, quella voce continuò a parlarmi, chiedendo cosa volessi da Lui; a quel punto non sentì più il bisogno di chiederGli nulla, se non il perdono dei miei peccati, poiché mi era sufficiente la sua presenza; in quel istante sentì tutto il peso e il dispiacere dei miei peccati, caddi così in un pianto di liberazione che portò finalmente all’anima mia uno stato di pace. Allora compresi che l’AMORE di DIO aveva purificato l’anima mia attraverso il sacrificio del Suo figliuolo Gesù morto per i miei peccati sulla croce, ma resuscitato al terzo giorno per sedere alla destra del Padre ed intercedere per me e per tutti coloro che umilmente riconoscono il loro stato di peccato chiedendoGli perdono.
Sono ormai circa 24 anni che insieme a tutta la mia famiglia abbiamo accettato il nostro Signore Gesù Cristo come personale salvatore e di servirLo fino alla fine, ciò è per me un motivo continuo di gioia e pace. Il Signore in questi anni non ci ha fatto mancare la Sua presenza, intervenendo nella mia famiglia con guarigioni, consolazioni e benedizioni…
da: http://www.evangeliciaditorredelgreco.it/
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