Oggi, per la grazia di Dio in Cristo Gesù, ho la vera pace e la gioia della salvezza nel cuore. Ma fino all’età di 33 anni ho vissuto nella dissolutezza più assoluta; posso dire che avevo fatto del mondo il mio vestito: ero orgoglioso, prepotente, bestemmiatore, pieno di vizi e giocavo d’azzardo.
Nonostante tutto, conobbi una brava ragazza, con la quale mi sposai ed avemmo dei figli. Lavoravo come operaio, mia moglie come commessa ed il mio traguardo era quello di fare soldi, stare bene e non privarmi di niente. Infatti, riuscii a far parte di una società per la gestione di un locale, dove si dava la visione di film pornografici e spettacoli di spogliarello.
Quest’ambiente mi fece suo rapidamente; ero sempre in mezzo a ragazze di spettacolo e giravo i vari locali notturni per cercare nuove attrazioni da esibire (vi lascio immaginare che genere di conoscenze avevo nel settore). A casa c’ero sempre meno ed il mio egoismo non mi portava minimamente a pensare che delle persone soffrivano a causa mia. Mia moglie, comunque, era proprio un dono di Dio, perché in silenzio cercava sempre di ricucire gli enormi squarci che stavo provocando al nostro matrimonio.
Da parte mia mi sentivo forte, perché avevo tutto, ma ero cieco. “Tu dici: -Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!- Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo”(Apocalisse 3:17); infatti stavo perdendo ciò che avevo di più caro. Fu a questo punto che l’amore di Dio si rivelò nella mia vita. Infatti in me sorse un problema che non mi dava pace; io essere perfetto, almeno così mi definivo, ero stato colpito nel mio orgoglio maschile e per me questo fu terribile, sprofondai in un’angoscia che allora mi sembrava senza fine.
Ero disperato. A chi rivolgermi? Al mio cerchio d’amicizie? Certamente mi avrebbero deriso. Ricordo, come fosse ieri, che mi rinchiusi nella mia camera a commiserarmi e senza rendermene conto mi trovavo a dialogare con qualcuno che ancora non conoscevo bene ma mi stava cercando da tempo: era DIO! Sentivo tanto vicina la Sua presenza, che s’instaurò un rapporto vivo d’amicizia sincera tra noi due che continuo tutte le sere ed anche in altri momenti della giornata.
La Sua presenza ed il Suo amore mi diedero tanto coraggio e serenità; era proprio ciò che mi mancava e quel grave problema che avevo avuto fino ad allora, svanì. Non diedi nulla al caso; amavo quella Persona (Dio) e la volevo conoscere sempre di più. Nell’ambiente di lavoro, Egli mi fece incontrare un caro amico evangelico, che con il suo comportamento mi dava l’esempio e la testimonianza dell’Iddio vivente e vero. Mi regalò una Bibbia, che iniziai a leggere.
In Essa m’identificavo, perché non ero io che la leggevo, ma era Lei che leggeva me. Lì dentro, infatti, c’era scritto tutto il mio passato da peccatore, il mio presente ed il mio domani. Come un Padre, mi ammaestrava e mi correggeva, attraverso i Suoi messaggi tratti dal Vangelo, modellandomi e migliorandomi diventando così un altro uomo. Abbandonai la mia seconda attività e, di comune accordo, mia moglie lasciò il suo lavoro.
Iniziammo a frequentare una chiesa cattolica, pensando che lì avrei trovato la Persona che cercavo cioè Gesù. C’impegnammo in diverse attività e opere, diventando prima catechisti, poi operatori pastorali e ministri eucaristici. Eravamo stimati e ben voluti da tutti. Ma lo Spirito Santo ci fece constatare che, nonostante la buona fede, non stavamo servendo Dio, bensì una religione fatta di precetti e di tradizioni, che Dio stesso condanna con la Sua Parola.
La Bibbia afferma: “Là servirete dèi fatti da mano d’uomo, dèi di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono, non mangiano, non annusano. Ma di là cercherai il Signore, il tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua. Nella tua angoscia, quando tutte queste cose ti saranno accadute, negli ultimi tempi, tornerai al Signore, al tuo Dio, e darai ascolto alla Sua voce.” (Deuteronomio 4:28-30).
Così lasciammo ogni cosa dando le dimissioni nelle varie attività da noi curate. Abbiamo trascorso un breve periodo di tempo in silenzio e il Signore non tardò. Il mio amico evangelico, che mi parlò di Gesù, mi invitò a casa sua per una riunione di preghiera. Andai, insieme a mia moglie, e in quella sera il Signore ci benedì, portando a compimento l’opera Sua nella nostra vita. Abbiamo così deciso di frequentare la chiesa evangelica, dove il Signore, attraverso le predicazioni, ci ammaestrava giorno dopo giorno. Abbiamo realizzato il battesimo nello Spirito Santo, che è una promessa di Gesù per tutti, e poi ci siamo battezzati in acqua con il desiderio ardente di volerlo servire e amare tutti i giorni della nostra vita. Oggi ci dà grazia di servirLo in questa chiesa, con gioia e allegrezza nel cuore.
Tratto da: http://www.adi-torino.it/
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