Un dolore acuto l’ha svegliata nel cuore della notte, così Charity Tanner, giovane madre di due figli, ha scoperto che la gravidanza era in pericolo. Quella notte la donna ha subito svegliato il marito e gli ha chiesto di portarla in ospedale. L’uomo ha portato gli altri due figli, Ryan e Caylee, in macchina e subito dopo ha fatto rotta verso l’ospedale. Charity nel frattempo era in preda a dolori acuti ed aveva cominciato a sanguinare.
Giunti in ospedale, i medici le hanno detto che la causa di quel dolore era la posizione del bambino nell’utero: il feto di sole 18 settimane aveva avuto una complicanza chiamata ‘Placenta Previa’, ovvero la posizione della placenta nell’utero era errata e spingeva per un parto prematuro. I dottori, però, non si capacitavano del fatto che la donna continuasse a sanguinare, così hanno ritenuto che l’unico modo per salvarle la vita fosse farla partorire.
Charity era conscia del fatto che 18 settimane di gestazione non erano sufficienti a far sopravvivere il nascituro e finché ha potuto si è battuta per la vita del figlio: “Mi disse che avevano visto questo genere di cose prima e che avrei potuto solo continuare a sanguinare e mettere a rischio me stessa, oppure potevo scegliere di porre fine alla gravidanza”, dice la donna che successivamente ha aggiunto: “Per me e mio marito quella non era nemmeno un’opzione. Non c’era niente che non andasse nel bambino. Era perfetto. Completamente, perfettamente e meravigliosamente formato. Avrei fatto qualsiasi cosa in mio potere per tenerlo in vita. Il mio bambino aveva una sua vita. Il suo cuore batteva, era vivo e forte. Non potevo assolutamente ucciderlo”.
L’opposizione della donna, però, era inutile: si da quando era arrivata in ospedale erano cominciate le contrazioni ed il piccolo è nato in maniera naturale. Charity racconta che la pelle del bambino era quasi trasparente ma che il suo corpo era perfettamente formato, persino i suoi lineamenti erano già presenti. Inoltre quando le infermiere lo hanno posto tra le sue braccia ha notato che il suo petto si muoveva come se ci fosse un battito cardiaco e, nonostante le abbiano detto che si trattava di impulsi nervosi, lei è convinta che Dio ha concesso a lei e suo marito qualche minuto per poterlo salutare.
Mossi a commozione da quella piccola e perfetta creatura i due genitori hanno deciso di filmarlo per condividere la sua nascita con il mondo e per ricordare quel momento in cui sono stati una famiglia più numerosa: “C’era sicuramente questa schiacciante tristezza in quel momento, ma quando riguardo tutto questo, sono così contenta che i miei figli fossero lì e abbiano visto e abbracciato il loro fratellino. Jaxon è reale per loro. Loro parlano ancora di lui, lo fanno tutto il tempo. Per loro è ancora il loro piccolo fratellino, anche se non ha potuto esserlo”.
Dopo mesi la tristezza per la perdita del figlio è ancora presente, ma la loro fede li consola essendo certi che prima o poi si ricongiungeranno con lui in paradiso. Il video di quel giorno è stato recentemente condiviso su Facebook, la notizia che la ‘Planned Parenthood’ vendeva e comprava parti del corpo di bambini abortiti li ha convinti della necessità di informare gli altri genitori dell’atrocità di quell’atto: “Voglio mostrare a tutti che anche a 18 settimane di gestazione, il bambino è davvero vivo, una vera persona. Voglio che la gente veda che sono viventi, che respirano. Voglio che vedano che sono preziosi e che meritano tutto il nostro amore e rispetto. Loro sono persone tanto quanto chiunque altro”.
Da: Lalucedimaria.it
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