Apocalisse 22:13 | Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ ultimo, il principio e la fine.
Penso a Dio.
E immagino un Dio grande, immenso, potente e mi dico: “Egli si occupa di me, di noi, degli uomini” e resto sbigottito.
Quel Dio, grande creatore di ogni cosa, quel Dio onnisciente e onnipresente che ha creato i mondi.
Quel Dio che è l’inizio e la fine di ogni cosa e che conosce per nome ogni cosa, si prende cura di me, Proprio di me!
Gv 16:27 Poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio.
Questo concetto fa difficoltà ad entrare nella mia testa:” come ha fatto l’uomo a finire cosi lontano da Dio”.
Lontano da quel Dio che nonostante l’immensità della sua creazione, le continue meraviglie evolutive e la spettacolarità del suo pensiero, si prende cura dell’ultima pecora del suo gregge cioè… me!
Perché dovrebbe, poi “mi chiedo”, diciamocelo chiaramente, non è che l’uomo si meriti tutte queste attenzioni, non per come si comporta almeno, magari per ciò che è.
Forse qualcosa “costringe” Dio ad occuparsi di me? forse, ha un debito nei miei confronti e in qualche modo vuole ripagarlo? Magari si è convinto di aver fatto un errore e vuole rimediare?
Ma, certo che no! chi potrà contestare qualcosa a Dio, il Signore.
Dio oltre ad avere creato tutto, muove e gestisce in tempo reale, (diciamo oggi), ogni cosa che ha fatto, Tutto! meno che il cuore dell’uomo.
Dio si occupa del moto degli oceani, e al tempo stesso del livello dei mari, dello scorrere dei fiumi e della calma dei laghi, dalle loro profondità alla superfice, delle falde acquifere alla pioggia che scende dal cielo….
Dio livella l’altezza delle montagne e addolcisce il profilo dei colli, pone qua e là un albero per fare ombra a chi cerca frescura, conosce grotte, spelonche e anfratti.
Dio governa le migrazioni degli uccelli e quelle delle grandi mandrie in ogni continente, guida milioni di pesci che attraversano gli oceani seguendo le correnti che Egli stesso ha prodotto per spingerli in acque più calde o nei luoghi di riproduzione.
Dio è supervisore della catena alimentare e provvede a sfamare ogni essere vivente in natura.
Egli conosce ad una, ad una, tutte le forme di vita del mare, dal planton agli enormi cetacei. Sa chi è ben nutrito e chi morirà di fame, sa quando una folgore appiccherà fuoco ad una foresta, Egli vuole che si rinnovi.
Non c’è semina che Dio non voglia, non c’è raccolto che Dio non voglia, non c’è pesca che Dio non voglia.
Il Signore gestisce e regola tutti gli eventi atmosferici, non solo della terra ma di tutte le galassie, ha dato un nome a tutte le stelle della via lattea ai sistemi solari e alle costellazioni più lontane che l’uomo non conosce.
Dà un tempo alle stelle e le osserva viaggiare con pazienza fino alla fine dei loro giorni. Egli ha creato il Sole per illuminare i giorni degli uomini.
Eb 1:2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.
Eb 11:3 Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti.
Dio attraversa tutte le ere, conosce ogni luogo e ogni forma vegetale. Ad ogni fiore ha dato una sfumatura differente perché i nostri occhi gioissero, ha creato il suono dell’acqua che scorre leggera per rasserenare gli animi, tutto produce una melodia che risuona perenne nel creato, ascoltata pacifica con Lui.
Seduto sul Suo trono, in cielo, governa tutte le cose, tutte… meno una il cuore dell’uomo!
Egli gioì alla vista dell’uomo che aveva creato, dicendo tutto questo è molto buono.
“Che dici” contesterete voi, “qui c’è dolore, malattia, sofferenza, morte! Terremoti disastri naturali!
“Continuate pure! Continuate, aggiungo io! “angoscia, menzogna, adulterio, fornicazione, tradimento, omicidio, avarizia, promiscuità, furti, idolatrie, e altre piccole cose che l’uomo sceglie di fare di propria volontà.
È proprio in ciò sta il nostro allontanamento dal Signore, e proprio in ciò sta il suo grande Amore…proteggerci da noi stessi.
OPPORSI ALLA TRASGRESSIONE, LA SOFFERENZA DELLA CREAZIONE E GLI SCONVOLGIMENTI COSMICI
18 Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev’essere manifestata a nostro riguardo. 19 Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio;
Egli è Dio!
Un Dio grande, potente e unico, in un istante distrugge una nazione, ma con l’uomo è capace di gesti d’amore dolcissimi, sussurra delicato dettami d’amore benefici per noi.
Il Suo spirito abita in noi a volte quasi segregato, si apparta se lo maltrattiamo, egli non vuole costringerci a nulla.
Facilmente lo zittiamo con i nostri modi e le nostre arroganti pretese, alle quali non si può opporre. Noi siamo gli unici esseri della creazione a poter fare ciò che vogliamo.
Bello no? Bello si! se fai le cose giuste.
Immagino la potenza sprigionata dal pensiero di Dio che crea una stella.
Il Suo cuore potente batte, pulsa ad un ritmo preciso, tutto l’universo respira in un unico profondo inspirare, sospeso e pur silenzioso, percepibile in tutto il creato.
Ogni cosa è in festa, un tripudio planetario riempie la creazione. Così doveva essere nei cieli il giorno in cui nacque Gesù.
Egli non fa sforzo, non porta pesi….gioisce, di una gioia indescrivibile, l’essenza pura della potenza creativa è gioia!
L’universo trema a causa di enormi esplosioni cosmiche pari a miliardi di terremoti o di tsunami che si verificano tutti insieme.
Frammenti di esplosione lanciati a miliardi di anni luce di distanza vagano in uno spazio infinito ed io, immagino tutto ciò tradursi con la stessa potenza, e con infinita dolcezza, in un minuscolo gesto d’amore… una perla di enorme valore, donata agli uomini. Gesù Cristo tende la mano agli uomini.
Egli governa tutto ciò, tutto! meno che il cuore degli uomini.
Vorrei poter dire: “Chi te lo fa fare!”, ma so che così non è… non è possibile.
Vorrei poter dire” Hai tutto nelle mani, che te ne fai di un uomo così volubile, ostinato e ribelle!” Ma non è così non si può fare.
Matteo 13: 29 Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: ‘Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio”».
Ed è qui che scopriamo l’eccellenza del pensiero di Gesù, Dio penserà, dirà, farà l’esatto contrario di ciò che farebbe un uomo.
Egli sa bene quanto sia difficile per noi, agire in modo contrario alla nostra carne, poiché da lì traiamo piacere subitaneo, il senso futile nella vita e edonistici vantaggi. Sappiamo che non è tutto lì, ma amiamo il tutto adesso e ora! Giacché l’uomo privo di fede pensa:” del domani non v’è certezza”
Come può Dio non amare gli uomini? Coloro che quando riescono a divincolarsi dalla morsa della carne, gli sono simili in spirito e sono prossimi all’eccellenza da Dio creata…molto buono disse il Signore.
Ebrei 2:6 anzi, qualcuno in un passo della Scrittura ha reso questa testimonianza:
«Che cos’è l’uomo perché tu ti ricordi di lui
o il figlio dell’uomo perché tu ti curi di lui?
7 Tu lo hai fatto di poco inferiore agli angeli;
lo hai coronato di gloria e d’onore;
Dio guarda l’uomo in difficoltà mentre cerca di salire uno scalino, lo vede provarci cento volte e ruzzolare giù, quanto vorrebbe tendergli una mano spingerlo da dietro aiutarlo a salire. Il Signore sa che se lo farà ora, l’uomo non riuscirà a salire neanche il prossimo e il prossimo e il prossimo, non arrivando mai in quel luogo dove Gesù stesso ci aspetta, dove troveremo il bene supremo e la nostra vera sostanza.
OGNI UOMO È COME GIOBBE
La gloria di Dio sta all’uomo, come la Grazia sta alla Legge.
Era indispensabile che l’uomo fosse corruttibile, affinché si sublimasse la gloria di Dio attraverso la possibilità offerta all’uomo, dalla corruzione. Ovvero: utilizzare la forza acquisita attraverso la fede in Cristo per non lasciarsi corrompere a motivo del Suo amore per noi.
Conoscendo chi Egli È ci affidiamo a Cristo per ottenere Salvezza traendo da Cristo stesso la forza per allontanarci dal peccato abbandonando la corruzione.
Come siamo certi che in qualche modo trasgrediremo la legge, essendo essa perfetta e noi no, così che sia evidente a noi stessi la nostra imperfezione nella carne affinché prostrandoci in una richiesta di perdono, il Signore ci accordi la Sua grazia. Così da trarne forza per opporci al peccato e Satana, che brama sopra ogni cosa anteporsi a Dio nei nostri cuori.
Così che: se l’uomo fosse stato perfetto, la legge sarebbe stata inutile e nessuna trasgressione risulterebbe evidente. Quindi senza trasgressori non ci sarebbero nemmeno graziati. E chi potrebbe rendere gloria e onore a chi fa grazia?
L’UOMO HA TANTI AMICI, DIO HA SOLO L’UOMO
Matteo 8:20 Gesù gli disse: «Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
20 perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l’ha sottoposta, 21 nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio.
Francesco Blaganò | Notiziecristiane.com
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