I cristiani a volte mascherano passività e pigrizia con un abito spirituale.
Amiamo “lasciar andare e lasciar fare Dio”.
“Dio ama quella persona e ho fiducia che risponderà ai suoi bisogni”. Diciamo “pregherò per te”, invece di offrire un aiuto pratico che ci possa costare qualcosa.
È la stessa cosa che ha fatto mio figlio quando finalmente sono andato ad aiutarlo a gonfiare le ruote del passeggino. Ha pensato che poiché ormai io avevo iniziato a usare la pompa, avrebbe potuto trovare qualcos’altro di più interessante da fare. Quindi è andato a fare altro.
Possiamo chiederci se i versi del Salmo 127 che abbiamo citato sopra incoraggino alla pigrizia. Dopotutto, Salomone dice che invano ci alziamo di buon mattino e andiamo tardi la sera a riposare. Tuttavia notate qualcosa di essenziale: è certo importante che sia Dio a costruire la casa, ma ci sono in ogni caso persone che la costruiscono. E mentre il Signore protegge la città, ci sono comunque degli uomini di guardia sulle mura.
Avere l’aiuto di Dio non significa che ci possiamo trasformare in pelandroni. La Sua opera non invalida mai le nostre (Filippesi 2:12-13). C’è un modo migliore per armonizzare la Sua opera con le nostre azioni.
DIO FA TUTTO, MA NOI FACCIAMO QUALCOSA!
Dio ci chiama a fare qualcosa in questo mondo: a essere attivi, ad abbondare anche in buone opere (I Corinzi 15:58).
Tuttavia anche se abbondiamo in opere, dobbiamo certo riconoscere che non faremo mai abbastanza in confronto a ciò che Dio fa.
È vero che “Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori” ma non è vero che “se i costruttori non costruiscono la casa, il Signore costruisce invano”. Questa è un’eresia. Abbiamo bisogno di Dio, ma Lui non ha bisogno di noi. Egli è sovrano.
Dopo che Samuele si era allontanato per fare qualcos’altro, mia figlia Anna passò di lì e si fermò. Prese il manico della pompa, io misi la mia mano sopra alla sua, e gonfiammo le ruote insieme. Alla fine del lavoro tutte le ruote erano gonfie e Anna ebbe la soddisfazione di aver sinceramente aiutato. Ma ovviamente i nostri sforzi non sono stati gli stessi.
Se Anna avesse smesso di gonfiare insieme a me, io avrei comunque finito il lavoro senza problemi. Al contrario, se mi fossi fermato, Anna non sarebbe stata capace di continuare. Questo non fa di Anna una persona passiva o pigra in quello che fa. Anzi, la mia presenza l’ha incoraggiata a pensare che il lavoro sarebbe stato compiuto con successo, anche se avesse provato le sue forze.
Allo stesso modo, sapere che Dio opera in noi e attraverso di noi ci dà la sicurezza e il coraggio di essere più, e non meno, attivi nel nostro lavoro che lui ha predisposto per noi.
Dio fa ogni cosa, e noi facciamo qualcosa. O come diceva l’apostolo Paolo: “Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me” (I Corinzi 15:10).
A Dio sia la gloria!
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
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