Di fronte ai fatti successi questa notte a Parigi mi sento in dovere di esprimere qualche pensiero e qualche considerazione che, spero, possa fare un po’ di luce e di chiarezza sulle “ragioni” che possono aver mosso queste azioni.
Queste considerazioni possono indirizzare molte persone a leggere tali fatti con un certo punto di vista, tentando di darsi qualche spiegazione di natura “religiosa” .
Vorrei soffermarmi sulla considerazione del rapporto tra i fatti accaduti e la possibile interpretazione religiosa, ponendomi e ponendo la seguente domanda: hanno tali fatti una spiegazione religiosa?
Apparentemente si, dal momento che i terroristi che hanno agito ed hanno ucciso molte persone hanno proclamato con le loro labbra un’espressione dal chiaro senso religioso: ‘Allah akbar’ (che significa Allah è grande, Allah è il più grande).
Perché dico apparentemente? Perché se per qualcuno quell’espressione connessa alla strage di Parigi può sembrare religiosa, se per qualcuno tali fatti dipendono dalla religione, se qualcuno pensa che “dietro tali fatti” ci sia ‘Dio’ io mi sento di dire che questo è un colossale errore, frutto non di una libera coscienza, ma semmai di un offuscamento prodotto da un superficiale fanatismo, coltivato da chi (purtroppo) non si ferma quasi mai a pensare cosa c’entri realmente Dio con tali fatti, che di religioso hanno davvero ben poco!
Chi accosta troppo semplicemente e troppo superficialmente Dio ad azioni del genere dimostra di non aver capito gran che delle cose spirituali, delle cose che davvero appartengono a Dio, e non alle cose degli uomini (rancori, dissapori, incomprensioni, ostilità, etc., etc.).
Dio non c’entra niente con simili azioni. Ma quando si fermerà la gente a riflettere su questo?!
Dio ha dato una Legge santa a Mosè ed in tale Legge leggiamo:
- di amare Dio ed il prossimo (ossia ogni uomo, indipendentemente dalla religione che questi possa e professare; l’uomo come creatura di Dio);
- di non nominare il nome di Dio invano (cioè inutilmente, ovvero secondo idee che con Dio non c’entrano niente)
- di non uccidere;
- di non dire falsa testimonianza (ed una falsa testimonianza è quella di dire o pensare che ‘noi’ (con chiunque possa includersi in questo contesto del ‘noi’ – noi italiani, noi americani, noi arabi, noi…) siamo migliori di…’loro’ (loro russi, loro cinesi, loro…). La Bibbia ci viene incontro al fine di non crearci un tale pensiero (quello di dire che noi… siamo meglio di loro…), dal momento che dice che “Tutti (noi… e loro…) hanno/abbiamo peccato e sono/siamo privi della gloria di Dio” (Romani 3: 23). Cioè? Cioè: tutti siamo in difetto (come uomini) davanti a Dio, perché nessuno (di ‘noi’ uomini) ha messo o mette in pratica la Legge di Dio;
“Se” questa è la Legge di Dio (ossia l’amore per e di Dio, l’amore del e per il prossimo, il non sentirsi migliori degli altri), ogni azione che va contro tali principi e valori non viene da Dio e non ha nulla a che fare con Lui.
Dio dice “non uccidere”. E chi uccide, pur dicendo di ‘farlo in nome di Dio’, non c’entra niente con Dio. Chi uccide non è un religioso, ma un assassino.
Perché la gente non riflette sul fatto che molti manipolatori e fanatici che seguono certe ideologie (“religiose”) nominano Dio invano? Perché la gente non distingue e separa le vere idee ed i veri principi di Dio rispetto a quelle idee e a quei principi che, invece,provengono da uomini che vorrebbero richiamarsi a Dio, mentre invece sono dei ribelli che vogliono attuare piani che con Dio non c’entrano nulla, essendo – piuttosto – legati ai loro interessi di dominio, di rivalsa, di gelosia, di ripicca, di odio…verso gli altri.
Insomma, v’è gente che con Dio non c’entra nulla, ma che cerca di mettere il discorso su Dio in mezzo come pretesto e scusa (‘religiosa’) per portare avanti le proprie idee ed i propri principi, che sono del tutto contrari alle idee ed ai principi che Dio vuol darci (a noi uomini, a tutti gli uomini) mediante il Suo univoco Messaggio, trasmessoci nel corso della storia (dell’umanità) dai profeti o dai segni diretti che Lui (Dio) ha mandato e manifestato a noi uomini per farci conoscere il Suo reale carattere. Se meditiamo sulla Legge di Dio (ad es. sui cosiddetti ‘dieci comandamenti’ [1] ) possiamo vedere come i principi in essa contenuti sono tutti intesi a permettere un buono e pacifico rapporto tra ogni uomo e Dio e tra gli uomini reciprocamente. Quindi la Legge di Dio è intesa al Bene. Chi non capisse questo semplice (quanto fondamentale) messaggio, dimostrerebbe di non aver capito nulla di Dio, del rapporto che bisogna avere con Lui (per trovare la pace dell’anima) e dei rapporti che bisogna avere con gli uomini (con qualsiasi uomo) per realizzare quell’armonia universale che Dio vorrebbe per ‘noi’ tutti gli uomini (senza distinzioni tra ‘noi’ e ‘loro’)!
La Bibbia è talmente chiara, precisa ed abbondante nell’annunciare la verità che Dio è amore, che in modo altrettanto netto e preciso dichiara che “Chi non ama non ha conosciuto Dio” (1 Giovanni 4: 8). Cosa vuol dire? Vuol dire che ‘chi non ama (il suo prossimo) non ha conosciuto Dio, cioè non ha mai avuto alcuna esperienza di Dio (non intellettuale, ma spirituale, ovvero un contatto ed un rapporto diretto, dal quale soltanto può scaturire quella trasformazione, chiamata conversione, che può portare un uomo malvagio e dalle idee contorte ed ingiuste a ravvedersi (ossia a cambiare visione), per abbandonare le proprie vie (ingiuste ed inique) ed incamminarsi nelle vie di Dio (vie contrassegnate dalla giustizia, dalla sincerità (coincidente, appunto, nell’ammettere che tra gli uomini (a partire dal soggetto che intuisce questa verità spirituale) non c’è nessuno (davanti a Dio) che possa dirsi migliore degli altri).
Chi dice di amare e seguire Dio, ma poi – di fatto (con i propri pensieri e le proprie azioni) non mette in pratica l’amore di Dio (verso il suo prossimo, ovvero vero i suoi simili (ossia verso gli altri uomini)) è giudicato dalla Parola stessa di Dio come un bugiardo ! ( 1 Giovanni 4: 20)
Spero che chi sta leggendo questo articolo si fermi a domandarsi se i propri pensieri ed i propri principi religiosi sono conformi alla vera essenza della Legge di Dio, ossia all’amore. Ogni altro pensiero ed ogni altra azione (ossia tutto ciò che va contro il sommo principio dell’Amore) non ha realmente nulla a che fare con Dio, ma con le cose basse e meschine degli uomini. E’ inutile ed insensato dire ‘Allah akbar’ quando si compiono azioni così basse e meschine come quella di questa notte, dove proprio l’amore di Dio è stato calpestato ed oltraggiato a danno di molte creature di Dio!
Se un uomo uccide un altro uomo (che in definitiva potrebbe essere un suo potenziale fratello [2] ) costui non sta adempiendo la Legge di Dio, ma la sta trasgredendo, violando il Suo comandamento che dice di “Non uccidere”. Questo pensiero dovrebbe portare colui che si proclama ‘martire’, uccidendosi ed uccidendo altri uomini, a chiedersi “se” piuttosto la sua azione (di assassinio – di se stesso e di altri uomini -) non parta da principi che con Dio non hanno nulla a che fare.
Quanto male fanno quegli indottrinamenti che portano gli uomini a pensare che l’uccisione di altri uomini possa essere qualcosa che venga da Dio e che possa essergli gradita! Queste scuole ideologiche (o potremmo chiamarle anche scuole per il lavaggio del cervello) mirano a rendere ottuse le coscienze. E a chi dovesse capitare di conoscerle e frequentarle vorrei dire di fermarsi ed anche di isolarsi dal contatto con tali ‘insegnanti religiosi’, per meditare sulla differenza che c’è tra la Legge di Dio (che vuole che ci sia amore tra le sue creature, gli uomini) e ciò che certi predicatori…annunciano, insegnando o addestrando ad uccidere.
Si, solo il fermarsi ed il riflettere (da soli, davanti a Dio) può riportare la luce nelle coscienze offuscate di molta gente, sedotta dalle prediche dei mandanti di certe stragi, che – usando invano il nome di Dio – incitano a ciò che Dio non ci ha ordinato. La Bibbia, riguardo all’eventualità di un possibile plagio da parte di sedicenti predicatori mandati da Dio, consiglia di ascoltare quanto predicato, ma di ritenere solo il bene!
Ed è qui la questione: abbiamo raggiunto quella maturità spirituale [3] tale da sapere e potere discernere ciò che viene da Dio e ciò che non viene da Lui? Insomma, sapremmo noi distinguere la differenza che c’è tra i messaggi e le ideologie di eventuali predicatori dell’odio e quella che è, invece, la natura del messaggio genuino di Dio? “Chi ama ha conosciuto Dio”: questa è la verità immutevole e non limitata né dal tempo né dai confini né dalle diverse culture che gli uomini hanno prodotto per conto proprio (separandosi gli uni dagli altri e separandosi da…Dio).
Se qualcuno ti incita all’odio e non all’amore costui non è da Dio.
Nel sermone sul monte [4] Gesù dice “Beati coloro che si adoperano alla pace, perché saranno chiamati figli di Dio (ossia uomini che hanno imparato da un sano e diretto rapporto con Dio ad assimilarne la natura, il carattere e l’essenza – che è Amore -).
Se la gente capisse che la volontà di Dio per ciascun uomo è la santificazione ! [5]
Altro che guerra santa?! Cosa c’è di santo quando degli uomini (creature di Dio) uccidono altri uomini (altre creature di Dio)? Può Dio compiacersi di tale trasgressione della Sua Legge?!
Oh, se i vari popoli della terra (ossia il popolo di tutte le famiglie della terra, create per appartenere a Dio e non ai singoli Stati, alle singole nazioni o alle singole culture) capissero che molte divisioni tra loro sono volute da sedicenti ‘profeti’, che predicano l’odio anziché adempiere l’Unica e perfetta volontà di Dio!
Quando certi religiosi predicano l’odio è il momento di lasciare tali sedicenti predicatori e di andare personalmente a Dio, per scoprire la vera natura di Dio: l’Amore.
Quello che è successo questa notte a Parigi è un’aberrazione del vero Spirito e del vero Messaggio di Dio. Quello che è successo non c’entra nulla con Dio. Non si possono definire ‘martiri’ gli attentatori di questa notte, ma semplicemente terroristi, semplicemente assassini. E, allora, cosa c’entra l’assassinio con Dio?!
Spero che diversi lettori si fermino di fronte a tali domande e che per mezzo di esse ricerchino quella Luce (di Dio) che sola può illuminare le coscienze, per separare quello che veramente viene da Dio da quello che, invece, pur travestendosi di bene e come di qualcosa che proviene da “Dio”, è frutto di ben altra fonte e ben altra radice.
Che Dio possa illuminare i cuori e le menti degli uomini per riconoscere il male che si è fatto questa notte! E che questo possa riportare molte persone (a prescindere dal fatto che esse siano occidentali o meno) a Dio, perché Lui possa colmare quel vuoto (di Dio e del Suo Amore) che sta contaminando molti cuori, rendendoli insensibili, divisi e contrari tra loro.
Venga il Tuo Regno Signore. Comanda alla Tua Luce ed al Tuo Spirito di illuminarci e guidarci nei tuoi giusti sentieri.
[1] Dico ‘cosiddetti dieci comandamenti’ perché in realtà la Legge di Dio, ovviamente, non si limita e non si ferma ad indicarci solo i dieci comandamenti indicati nel libro dell’Esodo al cap. 20 dai versi 1 al 17
[2] Se i due trovassero entrambi le vie di Dio e le seguissero secondo la Sua santa e divina volontà
[3] Raggiungibile solo conoscendo personalmente Dio, il vero Dio e non le tante ‘immagini’ che di Lui vorrebbero darci coloro che parlano invano di Dio spacciandosi per suoi servitori (lupi in vesti da agnelli)
[4] Evangelo secondo Matteo capitoli 5, 6 e 7
[5] Ebrei 12: 14
Enzo Maniaci | notiziecristiane.com
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