Si chiama «Christian Fitness» e negli Stati Uniti è un mercato fiorente, che incrocia tecniche per dimagrire e idee cristiane prese a prestito dal Nuovo Testamento e soprattutto da San Paolo. Tra i predicatori di nuovo tipo, libri che escono, programmi e canali televisi dedicati, si tratta per la verità di un giro di interessi multimilionario, è fondamentale in tutto questo, scindere ciò che è bene da ciò che è male, ovvero, ciò che è gradito a Dio da ciò che non lo è. E si inserisce nel più vasto filone delle «Pratiche religiose post-secolari» esplorato dal ricercatore Martin Radermacher, dell’Università di Muenster. Il «Cristian fitness» riguarda diversi strati sociali, va bene per tutte le età, è diffuso soprattutto nella versione per ragazzi facendo leva sul senso di colpa dei genitori di bambini obesi. Ed infine sta arrivando nell’Europa protestante.
Negli Usa, ci spiega Radermacher, ci sono tendenze diverse che vanno dal fitness alla lotta all’obesità. L’idea teologica di fondo è semplice: il corpo è il tempio di Dio dunque è necessario averne cura. Ad esempio «The Power Team» è formato da cultori del body building che fanno adepti incrociando messaggio cristiano e tecniche atletiche. Dagli anni Novanta del secolo scorso sono stati raggiunti 100 mila adepti in tutte le diverse fasce di età.
In un altro programma, «Shaped by Faith», che è anche il titolo del suo libro, Theresa Rowe si dilunga sulla dimensione psico-fisica del respiro; sula base di Tessalonicesi 1 (5, 16-18) in cui si parla dell’importanza di pregare continuamente. Ogni respiro diventa una preghiera: «Ho capito che Dio si muove dentro e fuori di noi con ogni nostro respiro», scrive, e così le tecniche di respirazione assumono un ruolo preminente negli esercizi assegnati. Radermacher non manca di notare l’assenza di dati sugli effettivi successi dei programmi di dimagrimento negli Usa, paese in cui l’obesità è un problema sociale. E passa ad analizzare cosa accade nel mondo protestante tedesco.
Ad Hanau, ad esempio, una cittadina vicino Francoforte, la locale chiesa battista che appartiene alla Unione delle Chiese libere (85 mila fedeli per 600 parrocchie) organizza eventi sportivi per giovani e ragazzi. Attività simili sono presenti nell’ambito della Chiesa Evangelica tedesca dagli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, con l’intenzione di promuovere uno stile di vita sano, oltre che cristiano.
Il «fitness devozionale» ha in sé un duplice obiettivo: dimagrire e avere un sano stile di vita; rendere concreta l’idea cristiana che il corpo è il tempio di Dio. «Assistiamo ad una spiritualità che si incrocia con le caratteristiche della modernità, con le richieste individuali delle persone che vogliono sentirsi padrone del loro destino in tutti i sensi ed è coerente con una visione olistica per sentirsi in armonia con se stessi e il mondo», è la conclusione di Radermacher.
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