Man mano che vengono emanate nuove restrizioni e che gli effetti soffocanti della quarantena cominciano a farsi sentire, siamo tentati a lasciarci sopraffare dalla paura e a dimenticare i pilastri della nostra fede.
Stamattina ho ricevuto una lettera da parte di un mio amico in cui ha condiviso delle riflessioni su questo virus basate su alcuni versetti. Ho preso alcune delle sue idee e ne ho modificate altre fino ad elaborare un elenco di dieci comandamenti da seguire contro il coronavirus. Spero che in questi giorni questi testi divinamente ispirati ci confortino e rinnovino il nostro desiderio di servire Dio.
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Il fatto che stiamo combattendo il coronavirus non significa che Dio non è più nostro Padre. Il nostro Padre celeste non ha perso il controllo del Suo mondo, anzi Egli rimane il padrone assoluto di esso e delle nostre vite.
Ma ora così dice l’Eterno, che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha formato, o Israele: «Non temere, perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni.
Isaia 43:1
Anzi, persino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non temete dunque, voi valete più di molti passeri.
Luca 12:7
Ma il nostro DIO è nei cieli e fa tutto ciò che gli piace.
Salmo 115:3
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La possibilità di contrarre il coronavirus, in fin dei conti, non dipende da statistiche né dall’età o da fattori di rischio, bensì dalla volontà del Signore.
Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il benessere e creo la calamità. Io, l’Eterno, faccio tutte queste cose
Isaia 45:7
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Temiamo il Signore più del coronavirus e amiamolo più della nostra salute.
Or dico a voi, amici miei, non temete coloro che uccidono il corpo, ma dopo questo non possono far niente di più. Io vi mostrerò chi dovete temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna; sì, vi dico, temete lui.
Luca 12:4-5
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Il peccato è assai più letale del coronavirus, perciò è più importante preoccuparsi di esso che del contagio.
Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
Romani 6:23
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Stiamo attenti alla paura, perché può portarci ad essere egoisti. Continuiamo a servire Dio e a prenderci cura degli altri mentre combattono il virus. Condividiamo le nostre risorse e siamo generosi.
Infatti non vi era alcun bisognoso fra di loro, perché tutti coloro che possedevano poderi o case li vendevano e portavano il ricavato delle cose vendute, e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno, secondo il suo particolare bisogno.
Atti 4:34-35
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Invece di essere ossessionati dalle ultime notizie e dalle immagini in televisione, leggiamo le Scritture e meditiamo sulla Parola di Dio.
La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore.
Colossesi 3:15
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Ringraziate Dio per i buoni consigli dei medici e la premura del governo.
Ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento.
Giacomo 1:17
Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono istituite da Dio. […] Rendete dunque a ciascuno ciò che gli è dovuto: il tributo a chi dovete il tributo, l’imposta a chi dovete l’imposta, il timore a chi dovete il timore, l’onore a chi l’onore.
Romani 13:1, 7
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La comparsa di questo virus è uno dei modi in cui Dio, nel suo piano misterioso, ci renderà più dipendenti da Lui.
A questo riguardo ho pregato tre volte il Signore che lo allontanasse da me. Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.
2 Corinzi 12:8-9
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Il pericolo del coronavirus serve ad allontanarci dalla mondanità in quanto ci fa pensare alla corruzione di questo mondo, alla realtà della morte e alla fugacità di tutto ciò che ci circonda.
Infatti noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme ed è in travaglio. E non solo esso, ma anche noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito; noi stessi, dico, soffriamo in noi stessi, aspettando intensamente l’adozione, la redenzione del nostro corpo.
Romani 8:22-23
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La mia ultima speranza non è di salvarmi dal contagio, bensì di essere trovato in Cristo e di glorificare Dio.
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina FacebookSecondo la mia fervida attesa e speranza, che non sarò svergognato in cosa alcuna, ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà magnificato nel mio corpo, o per vita o per morte. Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno. Ma non so se il vivere nella carne sia per me un lavoro fruttuoso, né posso dire che cosa dovrei scegliere, perché sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore
Filippesi 1:20-23