«Onorevole Boldrini, vuole difendere l’aborto? Lo faccia ma difendendolo per quello che è. Oggi nel 2023 è anacronistico fingere che il figlio eliminato in un aborto non sia un essere umano. È l’epoca dell’ecografia accessibile per tutti. Perché non si vuole ammettere quel che si vede? Cioè che nella pancia della mamma, sin dal principio, c’è un essere umano? Forse perché solo così si può stare dalla parte di chi vuole che una donna per superare le proprie difficoltà debba essere aiutata solo ad eliminare il figlio? Forse perché questa ideologia ha come unico risultato quello di abbandonare la mamma di un figlio inaspettato o fragile? Oggi ci vuole coraggio per difendere l’ovvio e ringraziamo il senatore Menia per aver riportato la verità nel dibattito sull’aborto, auspicando che la sua proposta non rimanga un appello inascoltato per il bene di donne e nascituri. La politica lavori unita per far riconoscere i diritti del concepito». Così Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia Onlus in merito alle polemiche scaturite dopo la presentazione del Ddl sul concepito a firma del senatore Menia di Fratelli d’Italia.
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