In Italia, continua ad aumentare il numero. di minori che fanno uso di sostanze stupefacenti, e si è progressivamente abbassata l’età media del primo consumo, come è stato rilevato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga nella relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia presentata nel mese di giugno 2021.
Un tempo il consumo di droga era sinonimo di trasgressione, oggi invece è segno di disagio esistenziale. La Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza sulle dipendenze patologiche diffuse tra i giovani ha rilevato che circa il 10% degli 8 milioni e 200 mila giovani che vivono in Italia si è dichiarato insoddisfatto delle proprie relazioni sociali e/o familiari, manifestando anche timore per il futuro. Angoscia, paura, senso di inadeguatezza, sfiducia nelle relazioni interpersonali sono elementi comuni nei diversi casi di dipendenze patologiche, sia da uso di sostanze che di tipo comportamentale.
In particolare, gli studenti che fanno uso di sostanze hanno dimostrato di non conoscere i rischi che corrono. Inoltre, tra i consumatori di cannabis si registra circa il doppio di studenti con rendimento scolastico basso o molto basso.
Secondo gli ultimi dati Istat del 27 maggio 2021 sulle dipendenze patologiche diffuse fra i giovani, nel 2019 l’aumento dei ricoveri dei giovani droga-correlati negli ultimi cinque anni è stato significativo: il 44% nel complesso e il 49% nei giovani di 15-24 anni. Si è osservata, inoltre, una ripresa sia del numero assoluto dei decessi droga-correlati sia della proporzione di questi sulle morti fino a 34 anni.
Alla luce di questi dati dovrebbe essere chiaro che le proposte di legalizzare la cannabis non vanno certamente nella direzione di tutela dei minori.Senza contare che ai sensi dell’art. 33 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, gli Stati aderenti, fra cui vi è anche l’Italia, sono chiamati ad adottare «ogni adeguata misura, comprese misure legislative, amministrative, sociali ed educative per proteggere i fanciulli contro l’uso illecito di stupefacenti e di sostanze psicotrope, così come definite dalle Convenzioni internazionali pertinenti».
Fonte: Centro Studi Livatino
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