I Pro-Life di San Francisco protestano da tempo contro l’Università della California di San Francisco (UCSF) e le istituzioni collegate che compiono esperimenti raccapriccianti, usando tessuti e parti del corpo fetali, ma anche, recentemente, sperimentazioni per produrre topi umanizzati, così come gli aborti del secondo trimestre egregiamente disumani che forniscono quelle parti fetali.
L’UCSF riceve milioni di dollari dei contribuenti per condurre questi esperimenti, ben lontani da una qualunque sperimentazione scientifica a scopi medici e curativi. Le parti del corpo fetale vengono raccolte dalla UCSF da bambini abortiti nelle due sedi del ‘Women’s Options Center’, una clinica abortiva della città.
Gli studi dimostrano che le tecniche di aborto per induzione del travaglio usate in queste strutture per ottenere corpicini di bimbi abortiti (o parti di essi) potrebbero essere il risultato di bimbi nati vivi dopo l’aborto. I gruppi ‘Pro-Life’ di San Francisco hanno recentemente fatto una richiesta di atti pubblici sulle procedure e le sperimentazioni che si compiono macellando e usando questi bimbi. I documenti ottenuti rivelano dettagli inquietanti sulla vera portata delle atrocità che hanno luogo in questa istituzione sponsorizzata dallo Stato e l’atteggiamento sorprendentemente insensibile con cui vengono eseguiti questi atti barbari.
I ‘Women’s Options Centers’ non hanno un protocollo per determinare la vitalità dei bimbi nati vivi all’aborto, o per fornire loro assistenza. Quindi i sopravvissuti all’aborto potrebbero esser lasciati morire atrocemente, poiché la vita di ogni sopravvissuto all’aborto dipende dal capriccio del medico abortista pagato per compiere l’aborto. I Pro-Life di San Francisco hanno fornito alla rivista ‘Live Action News’ i registri di prelievo dei tessuti ottenuti dagli aborti, una attività che pare non abbia perso un colpo durante i rigidi lockdown da Covid-19 in California. Gli orrori che si compiono nella UCSF sono raccontati in un drammatico ed illustrativo video dei Pro Life di San Francisco.
Ci sono, inoltre, più di 100 programmi di formazione all’aborto attivi in tutto il paese, gestiti e finanziati dalla UCSF attraverso il ‘Kenneth J. Ryan Residency and Fellowship in Family Planning’. Questo addestramento include aborti fatti dopo la vitalità del feto (dopo 21 settimane di gestazione). La ‘Ryan Residency’ ha formato più di 2.750 ginecologi che attualmente esercitano in America. La direttrice del Women’s Options Center della UCSF ha in più dichiarato che il suo obiettivo è quello di “mantenere e aumentare il numero di aborti” che la UCSF fornisce per aumentare il numero di specializzandi e studenti formati da inviare in tutti gli Stati Uniti e all’estero. Uno scempio inumano, laddove questi bambini indifesi, colpevoli di esser sopravvissuti all’aborto, si macellano peggio che gli animali.
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