Dal momento in cui siamo ritornati al Signore abbiamo provato una gioia nel cuore

gioiaSia benedetto il Nome del Signore. Mi chiamo Tina Alfano e voglio ringraziare il nostro Dio per come ha operato grandemente nella mia vita e quella del mio compagno.

Allora non eravamo ancora sposati, ma grazie a Dio abbiamo accettato insieme Gesù come nostro personale salvatore e ciò attraverso la testimonianza di mia cugina Annamaria, che già da diversi anni è stata affidata alle cure pastorali del nostro amato Pastore frat. Salvatore Fiorino.

La nostra unione non è stata appieno condivisa dai miei genitori e questo mi ha causato tanta sofferenza, poiché amo mio marito e credo che il Signore mi abbia posta al suo fianco quale suo aiuto convenevole. Alleluia.

Infatti, quando non conoscevamo ancora il Signore, mio marito aveva diversi problemi, tra cui il vizio del gioco. Siccome a Napoli eravamo alquanto ostacolati e ci mancava il lavoro per l’alto tasso di disoccupazione e non perché mio marito fosse scansafatiche, come i miei sostenevano, decidemmo di partire per Città di Castello (PG), dove risiede mia cugina Annamaria e la sua famiglia e da qualche tempo il Signore aveva creato un’opera per la Sua gloria. In due giorni il mio compagno aveva trovato lavoro e in quindici giorni la casa, vedevamo dunque la benedizione del Signore, tanto che dopo un po’ decidemmo di sposarci.

Io credevo che stando lontano da Napoli, mio marito smettesse di giocare, ma mi sbagliavo perché solo l’intervento della grazia del Signore avrebbe potuto liberarlo da questa schiavitù. Difatti nel momento in cui compresi che quel male era ancora in mio marito, gridai al Signore durante una riunione di culto supplicandoLo per un Suo intervento. Gloria a Dio. Quel giorno promisi al Signore che se avesse aiutato Virgilio, io avrei tolto il vizio delle sigarette. Due giorni dopo, mio marito mi confessò di aver sentito una grande repulsione verso il video-poker, confermando la risposta alla mia preghiera. Così oggi il mio compagno non gioca più ed io non fumo più! Fratelli ci chiamano pazzi, ma vi assicuro che non c’è cosa più bella di impazzire per il nostro Signore il Dio vivente. Ad un certo punto però il nemico ha usato delle circostanze per farmi allontanare dalla comunione fraterna, tanto che io e mio marito non stavamo bene più con nessuno, nemmeno con noi stessi. E così, dal momento che ci siamo allontanati siamo andati incontro a tante afflizioni e desolazioni, realizzando l’amarezza della sconfitta. Litigavamo continuamente tra noi per i figli che non arrivavano e anche con le persone che ci hanno sempre voluto bene; addirittura rispondevo male al servo di Dio quando mi telefonava e si interessava a me. Così sentendoci sempre più soli, rinnegammo anche il Signore e avevamo deciso con l’aiuto dei miei genitori di ritornare a Napoli, ma pace non ci fu, anzi andava sempre peggio. Mio marito non riusciva a trovare lavoro e si inaspriva il rapporto con i miei genitori tanto che fummo cacciati di casa. Così in preda alla disperazione il Signore entrò un’altra volta in azione nella mia vita e mi spinse a chiamare  telefonicamente mia cugina Annamaria, che sentendo la mia voce esplose di gioia ed io in un pianto di felicità e le chiesi perdono per come mi ero comportata. Così ebbi in cuore di chiamare anche il servo di Dio al quale espressi di perdonarmi dal profondo del mio cuore perché io lo amo tanto assieme alla sua famiglia e lo rispetto essendo il mio papà spirituale. Gli spiegai un po’ la situazione e mi disse di non temere che il Signore ci ama. Dal momento in cui siamo ritornati al Signore ed entrati nella Sua Casa abbiamo provato una gioia nel cuore e una pace indescrivibile. L’espressione “Dio ti benedica” e il saluto delle sorelle mi dava tanto conforto e con l’aiuto del Signore quasi tutti i giorni ci recavamo nella Sua Casa. Non riuscivo inizialmente a glorificare il Nome del Signore ad alta voce, ma nel mio cuore c’era gioia. Ringrazio il Signore per averci posto in questo ministerio, dove il nostro Pastore frat. Salvatore Fiorino si prende cura dei suoi figli e delle pecorelle smarrite. Così ogni volta entrando nella Casa del Signore provo pace, pace, pace!

La sera tornando a casa sentivo il desiderio di pregare e la notte non riuscivo a dormire, sentivo le lodi del Signore e dovevo cantarle in silenzio. Gloria al Nome del Signore. Così durante il culto del 15 novembre 2005 il Signore mi fece il più grande regalo che un figlio di Dio può ricevere e che io desideravo da tanto tempo: il Suo Spirito Santo. E’ stato un giorno che non potrò mai dimenticare, un’emozione favolosa, tanto che non sapevo più contenermi dalla gioia. Gloria a Dio!

Da allora ad oggi mi sento ogni giorno più fortificata e combattente fino a schiacciare il nemico sotto i piedi, perché so che l’Onnipotente è con me e non mi lascerà mai. Adesso chiedo al Signore che questa gioia la faccia provare anche a mio marito. Grazie Signore. Io ti amo. Oggi posso dire che entro in chiesa e non uscirei più, perché solo lì si può provare e sentire una pace nel cuore che non c’è altrove.

Fratelli amatevi gli uni gli altri come ci ha insegnato il nostro Signore Gesù Cristo e un consiglio personale: non allontanatevi mai dal Signore che si pagano amare conseguenze.

Dio vi benedica. Amen

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