Mi chiamo M. e sono originaria dell’India, una nazione piena di rituali e con tante consuetudini, specie a livello spirituale. Nel mio paese si vive la religione fieramente come un insieme di prescrizioni che spesso ti inducono a diventare una persona insensibile ed arrogante. Anch’io ero così, finché iniziai a guardarmi intorno e a vedere tante ingiustizie.
Fu proprio nel periodo dell’adolescenza che, per un bisogno spirituale profondo, cominciai ad invocare le undici divinità pagane nascoste dietro alle statue e alle immagini che appartenevano alla mia religione. Continuai a piangere dinnanzi a loro per 12 lunghi anni di vita, finché persi la speranza nella religione. Pensavo che quegli dei esistessero solo per i maschi e non per le femmine. Avevo un profondo vuoto interiore ed una grossa insoddisfazione: la mia famiglia non mi faceva sentire amata e protetta, anzi si stava accordando con degli sconosciuti per farmi sposare da un uomo più grande che non avevo mai visto. Nel tentativo di chiedere aiuto, per evitare questo dramma nella mia vita, mi è stato parlato di Qualcuno che avrebbe potuto risolvere il mio problema, non soltanto mettendomi al sicuro ma colmando quel vuoto interiore che mi rendeva infelice ed insoddisfatta. Gesù ha bussato dolcemente alla porta del mio cuore, la Sua Luce ha rischiarato la mia esistenza immersa nelle tenebre. I legami della religione tradizionale erano forti nella mia vita ed opponevo resistenza alla voce del Signore.
Finché un giorno, alle 5 del mattino, feci una semplice domanda a Gesù: “Ma se veramente tu esisti (come affermano quelli dell’Associazione che mi ha accolto), allora dimostramelo concretamente, perché se non ti fai sentire allora la finiamo qua”.
In quello stesso momento scese un fuoco meraviglioso. Ho avvertito la straordinaria presenza del Signore. Per giorni ho combattuto contro il desiderio di accettare l’amore di Dio ed il Suo piano di salvezza per me. Avevo paura di lasciare la mia religione: come poteva un’indiana diventare cristiana? Possibile che quando mi rivolgevo al Signore sentivo un fuoco che non avevo mai provato davanti alle undici divinità della tradizione? Ero in crisi, chiedevo risposte e conferme. Temevo ripercussioni perché mi concentravo sull’idea di cambiare religione e non sull’esperienza di fede che di li’ a poco mi avrebbe conquistata per sempre. Quel fuoco era continuamente lì a ricordarmi la reale esistenza del Signore. Così ho cominciato a frequentare la chiesa evangelica di Lodi per comprendere cosa mi stesse accadendo. Una sera il pastore Gennaro ha predicato sulla risurrezione di Cristo. Durante quella meditazione sentivo qualcosa di strano, una voce che mi imponeva di respingere il Cristo risuscitato. Io non capivo cosa fosse, perché non sapevo dell’esistenza del nemico delle nostre anime. Ad un certo punto dalla mia bocca è uscito un grido convinto e deciso: “No!”
Queste voci avverse mi hanno disturbato per molti giorni togliendomi la pace. Ma la mia determinazione ha avuto il sopravvento: insieme col pastore Gennaro abbiamo “lanciato una sfida” contro gli 11 dei della religione: Gesù contro le divinità pagane. Abbiamo pregato tanto, gli operatori mi incoraggiavano a credere e ad avere fede, così la domenica successiva il mio Signore Gesù ha sconfitto uno per uno tutti gli dei che nulla potevano fare per me e quella domenica mi ha battezzato con lo Spirito Santo! Era dunque iniziata veramente la mia nuova vita con Gesù.
Per un anno ho tanto desiderato di essere battezzata in acqua, secondo la Sua Parola. Purtroppo la pandemia ha allungato i tempi, ma lo scorso 27 giugno davanti ad un’assemblea gioiosa ho testimoniato pubblicamente che Gesù è l’unico vero Dio, che solo in Lui c’è salvezza, che Lui soltanto ha vinto la morte per darmi la vera vita, quella eterna!
Nessuna religione può resistere al messaggio della Risurrezione di Gesù Cristo!
Francesco La Manna
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