Mi chiamo Sonny Boy B. Guzan, provengo da una famiglia cristiana, ma allo stesso tempo da una famiglia distrutta. Mentre crescevo, nel mio cuore sentivo di essere una donna, ma siccome mio padre non mi voleva delicato e fiacco, mi picchiava e mi rifiutava.
A motivo della separazione dei miei genitori, ho deciso di trasferirmi in provincia dove iniziato ad essere ribelle nei confronti della mia famiglia. E’ stato lì che iniziato ad avere tanti vizi, come l’alcol, la sigaretta, le droghe come lo shaboo (una metanfetamina) e, più di tutti, il sesso con gli uomini.
Per la vita di stenti in provincia, ho cominciato a prendere ormoni che mi hanno portato a partecipare a diversi tipi di concorsi di bellezza «Miss Gay» . Grazie ai concorsi di bellezza potevamo guadagnarci da vivere. Il tran-tran quotidiano era faticoso. Ogni sera quello che facevamo era salire sul palco, sfilare, metterci in posa fino a quando faceva giorno, e andavamo a letto.
Era fisicamente estenuante il modo in cui stava andando la mia vita. Una notte sono sbottato e ho gridato a Dio, pregandoLo e addirittura facendo un patto con Lui, dicendo: “Se fossi in grado di tornare a Manila, mi taglierei i capelli e comincerei a servirTi.”
Credici o noi, in qualche modo sono potuto tornare a Manila mentre Lo stavo già servendo.
Nel 2016, mi è stata diagnosticata una malattia della pelle, allora mi sono sottoposto al test dell’HIV e ho pregato Dio affinché risultasse negativo, ma non è finita lì. I risultati sono usciti positivi per la lebbra.
Non ho preso l’impegno di servire Dio come un gioco nonostante la mia apparenza cambiasse e il mio corpo stesse diventando nero e pieno di piaghe. Mi ci è voluto circa un anno di terapia e lodo il Signore perché ora sono guarito al 100% da quella malattia.
In questo momento sto servendo Dio a tempo pieno nella mia chiesa come responsabile della lode e continuo a chiedere a Dio di usarmi sempre per la Sua gloria.
A Dio sia tutta la gloria!
Ed ecco, un lebbroso venne e l’adorò, dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi». Gesù, distesa la mano, lo toccò dicendo: «Sì, io lo voglio, sii mondato». E in quell’istante egli fu guarito dalla sua lebbra. (Vangelo secondo Matteo 8:2-3)
Fonte: Ministero LJBT MovemenT
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