Da criminale e dissoluto che ero, Dio mi ha trasformato in Suo discepolo

Era settembre 2014. Venivo da uno dei momenti più difficili della mia esistenza. Come conseguenza di questo, la depressione si presentò alla porta della mia vita e iniziò a lavorare subdolamente in me. Iniziò pian piano ad agire col tentativo di distruggermi completamente, di distruggere la mia mente e il mio corpo, schiacciando la mia vita e togliendomi il piacere di vivere. Ricordo che un pomeriggio ero a casa, e senza aprire la bocca, senza proferire alcuna parola, dal profondo del mio cuore chiesi aiuto a quel Qualcuno che non conoscevo bene ma che sapevo che c’era. Gli dissi: “io non ce la faccio più! Sto male! Aiutami se ci sei!”. Fin lì non ebbi risposta. Ma, si sa, i tempi di Dio non sono i nostri.

Circa un mese dopo conobbi una persona. In realtà, non sapevo fosse credente. Ma col tempo, pian piano iniziò a parlarmi di Gesù. Non erano discorsi pesanti sulla religione. No, erano poche semplici parole, che iniziarono a toccare profondamente il mio cuore. Quando mi parlò dell’infinito amore di Dio e del fatto che Lui potesse cambiare la mia vita, trasformarla, capovolgerla – con fare molto scettico – le sorrisi in faccia. Pensavo dentro di me: “come può Dio amare una persona come me, con un passato di criminalità alle spalle e con una vita passata nei vizi più inimmaginabili di questo mondo? E come può perdonarlo e ridargli una vita nuova, una nuova identità e dignità?”. Ma quella persona era lì, salda nella sua fermezza e continuava a dirmi: “Gesù ti ama, e se tu vuoi, cambierà la tua vita!”. Io ragionai come ragiona la maggior parte delle persone che si dichiarano credenti: “Io ce l’ho già Gesù nella mia vita!”, perché credevo bastasse aderire e far parte di una religione per possedere Gesù. Ma non era così! Non avevo un vero e proprio rapporto con Dio come Lui voleva averlo con me.

Un giorno, però, qualcosa cambiò. Così, una domenica pomeriggio, mi convinsi e accettai l’invito di questa persona ad andare in chiesa cristiana. Quando entrai in quel luogo, sentii un’aria diversa, un’atmosfera stupenda, di profonda pace. Tutti i presenti mostravano un grande amore per Dio. E durante la celebrazione del culto, all’improvviso sentii la presenza di Dio avvolgermi in una maniera assurda. Non so come spiegarlo. Non fu una suggestione. Fu una sensazione veramente forte, ma allo stesso tempo pacifica e amorevole. Era come se in quel preciso momento Dio mi stesse aspettando da tempo in quel preciso luogo.

Comunque, durante un canto di lode che i credenti cantavano, dal titolo “mi rialzerai”, “qualcosa” (che ora conosco) toccò molto profondamente le corde più intime del mio cuore. Quel canto recitava queste parole:

“Se dentro me ho perso la speranza,

E sento che certezze più non ho,

Non temerò, ma aspetterò in silenzio,

Perché io so che sei vicino a me.

Mi rialzerai se non avrò più forze

Mi rialzerai, con te ce la farò

Sarai con me, nel buio della notte

Mi rialzerai e in alto volerò”.

In quel momento mi passarono davanti agli occhi tutti gli errori commessi nella mia vita fino a quel preciso istante. Era come se Dio mi stesse mostrando com’ero sporco e che necessitavo di una completa “pulizia”. In quel momento, nel mio spirito, sperimentai due realtà spirituali molto forti: l’ira di Dio e la grazia di Dio. L’ira di Dio, perché in quel momento, a causa della vita sbagliata che stavo conducendo, ero come separato da Lui, e sappiamo che Dio non può prendere parte dove è presente il peccato. Ma, subito dopo, sperimentai la grazia di Dio e il Suo profondo Amore che mi avvolsero totalmente. Così, mi sentii perdonato e mi abbandonai in un pianto profondo e interminabile. Credetemi, piansi come forse non ho mai pianto in vita mia. Fragilità? Emotività? Suggestione? Non credo, in quel tempo mi caratterizzava un carattere molto forte, deciso, razionale e cinico. Sicuramente piansi perché in un attimo quella presenza soprannaturale su di me, mi convinse e mi fece rendere conto che tutto quello stile di vita che stavo conducendo era sbagliato. In quell’istante sentii il bisogno del perdono di Dio, sentii il bisogno di confessargli tutto, sentii il bisogno di arrendermi davanti a Lui, di chiedergli aiuto, non solo perché non potevo più continuare a vivere quel tipo di vita che stavo vivendo, ma perché quella sera, in quella chiesetta, avevo “conosciuto” Dio, avevo sperimentato la Sua vera e possente presenza.

In un istante sentii come un peso cadermi dalle spalle, un macigno che mi abbandonava. Tutto era più leggero. Il mio cuore iniziava ad essere libero da ogni colpa, dalla rabbia, dall’odio che avevo per il mondo, dalla paura della morte, da ogni quesito esistenziale che l’ansia mi presentava ogni giorno. Un manto di amore e pace mi avvolse. E credo che in quel preciso istante Dio cambiò la mia vita rendendola straordinariamente libera dalle catene di una vita buia che avevo vissuto fino a pochi istanti prima.

Oggi sono 7 anni che servo Dio e sono felicissimo di aver preso la giusta decisione che ha cambiato la mia vita.

Il Signore mi ha dato anche grazia di scrivere il mio primo libro autobiografico dal titolo “Io ti ho riscattato“, che racconta la mia storia di vita fino alla conversione a Cristo.

Oggi, voltandomi un attimo indietro per guardare un secondo il mio passato, per ricordare com’ero e vedere chi sono oggi, credo che abbiamo un Dio così incredibilmente Onnipotente da aver fatto una grande opera nella mia vita.

Prima di conoscere Gesù, infatti, avevo il cuore duro, pieno di odio, rabbia, violenza e rancore verso tutto il mondo, anche verso chi apparentemente non mi aveva fatto niente. Era il risultato di tutto quello che avevo vissuto e subito da sempre. Poi, però, improvvisamente, un giorno Gesù è venuto. E quando dico che è venuto, non significa che è sceso dal cielo per me. Non ho visto nessuna luce sfolgorarmi intorno, non ho visto né sentito angeli. Semplicemente si è servito di una persona per annunciarmi la Buona Notizia: “Gesù ti ama!”. Tutto qui! Da quel momento, la mia vita è cambiata in meglio. I problemi ci sono come ovvio che sia nella vita umana, ma li affronto diversamente, sapendo che c’è Dio dalla mia parte. Solo chi lo ha sperimentato nella propria vita può comprendere ciò di cui parlo.

Da criminale e dissoluto che ero, Dio mi ha trasformato in Suo discepolo. Questo è il grande miracolo di Dio, trasformare quelle vite che ormai non hanno più una speranza e una via di uscita.

Alessio Sibilla


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