di Agostino Masdea – Il cuore del Vangelo è rappresentato dalla morte di Gesù sulla croce e dalla Sua risurrezione. Egli ha vinto la morte, ed è risorto con potenza. Letteralmente e fisicamente!
Nella prima lettera ai Corinzi, il capitolo 15 è dedicato al tema della resurrezione. Paolo afferma: “Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono.” (verso 20). Non solo Egli è risorto ma è la garanzia che tutti coloro che muoiono, un giorno risusciteranno con Lui.
Fu ad una donna, Maria Maddalena, che Gesù diede l’incaricò di portare il messaggio della Sua risurrezione. Non solo a lei, ma anche ad altre donne, tra cui Giovanna e Maria madre di Giacomo. Se pensiamo che in quel tempo la donna era considerata un essere inferiore, Gesù, come aveva già fatto in altre occasioni, rivaluta il suo ruolo, esaltandone la dignità ed emancipandone la figura. Per la mentalità di allora, ciò non era solo rivoluzionario, era scandaloso.
Sembra strano, le donne ricevono la rivelazione, lo vanno a dire ai discepoli ed essi cosa fanno? Rimangono scettici, non credono! Anzi dice Luca “…queste parole parvero loro come un’assurdità; ed essi non credettero loro”.
Pietro, però, vuole controllare. Si reca al sepolcro, dove non vede gli angeli, ma la sua attenzione viene attratta dalle lenzuola in cui era stato avvolto il corpo del Maestro. Quale ladro denuderebbe un corpo per rubarlo? La sua incredulità inizia a vacillare, per crollare definitivamente quella sera stessa, quando Gesù si presenta in mezzo ai discepoli e dice loro: “Pace a voi”. Egli è veramente risorto!
Senza la Sua resurrezione, la nostra fede sarebbe inutile e non avremmo nessuna speranza. Ma Egli è risorto, ed è vivente, e vuole vivere anche in te ed in me, affinché insieme a Paolo possiamo anche noi dire: “non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me!” Galati 2:20
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