“La nostra pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi. Celebriamo perciò la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malvagità e di malizia, ma con azzimi di sincerità e di verità”.
1Corinzi 5:7b-8
La ricorrenza della Pasqua (cristiana) dovrebbe favorire almeno un sentito ricordo dell’opera di redenzione compiuta da Gesù attraverso la sua morte e resurrezione. Gesù è l’Agnello di Dio, immolato per i peccati dell’umanità, e per la sua morte e resurrezione, chiunque crede in Lui può nascere di nuovo (rivivere). Per mezzo del Suo corpo spezzato per noi possiamo essere cibati della Parola di Dio. Il suo sacrificio e la Sua resurrezione hanno dato nuovo significato alla pasqua ebraica, ricordo dell’uscita dall’Egitto. Se a questo si accompagnasse una celebrazione come auspicata dall’apostolo Paolo, senza malvagità e malizia, ma con sincerità e verità, sarebbe tutta un’altra festa. Si continua purtroppo a porre al centro del ricordo attraverso la festività tutto quello che invece dovrebbe essere marginale. Ai piedi della croce ciascuno dovrebbe scoprire una reale conversione, capace non di far suonare a festa le campane, ma da contribuire ai festeggiamenti in cielo per ogni peccatore ravveduto. Purtroppo continuiamo a divagare nelle ricette culinarie o nella pratica di riti oramai vuoti.
«La sera di quello stesso giorno, … , Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: “Pace a voi!”» (Giovanni 20:19). L’arrivo del Cristo risorto è accompagnato dalla pace. Mentre il gruppo originario dei credenti è spaurito e intimorito, rintanato, Gesù si presenta con un saluto che taglia la tensione e spazza la paura: “Pace a voi”. Alla visione delle sue ferite, e quindi avendolo riconosciuto, “i discepoli si rallegrarono”. L’incontro con il Risorto reca pace, si fonda sulla pace, richiede pace. Al timore spazzato dalla pace, segue poi l’allegria. Ma ogni emozione, fine a sé stessa, è frenata, in quanto la pace annunziata è preludio al “Io mando voi”. Occorre qualcosa di straordinario per dare consapevolezza, coraggio e franchezza. Ed è per questo che leggiamo “ricevete lo Spirito Santo”, la cui azione si concretizza nella remissione dei peccati. Pace, gioia, Spirito e misericordia. Questo l’identikit della chiesa del Signore risorto, chiamata ad uscire dal luogo chiuso ed essere testimone fino alle estremità della terra (Atti 1:8).
Eppure a Corinto stava ritornando il “vecchio lievito”. Basta poco per perdere il dono della pace. Basta poco per smarrire la propria vocazione. Ecco allora la riscoperta quotidiana della pasqua di Cristo. È Cristo risorto nella tua vita anche oggi? O nonostante tutto, non credi neanche alla resurrezione? In tal caso, la fede non avrebbe più alcun senso. Chi ha fatto esperienza della fede in Cristo, per mezzo della Sua parola, ben sa che non basterà sventolare dei rametti di ulivo. Dovrebbe invece sorgere dal profondo del cuore non un rametto, ma un albero enorme, pronto a coprire tutti i torti, le mancanze e le maldicenze. Basterebbero “azzimi di sincerità e di verità”. Smettiamo di guardare il fuscello nell’occhio altrui e guardiamo piuttosto la trave che è nel nostro. Adoperiamoci affinché la pace che Dio ha posto nei nostri cuori dimori nei nostri rapporti. Facciamo sì che i piccoli incidenti, le difficoltà contribuiscono a far crescere la nostra pazienza e la nostra pace. Troviamo modo di incoraggiarci l’un con l’altro, esortarci e confortare, al di là di tutto. Ciascuno deve sentirsi amato, apprezzato, stimato, considerato perché nei nostri cuori dimora il Signore della pace, dimora il Dio dell’amore, colui che ha cambiato il nostro modo di pensare e di essere. Essere cristiano va oltre ogni forma di religiosità e/o apparente misticismo. Poniamo mente, ringraziamo Dio e viviamo nella Sua pace, sforzandoci ad essere aspiranti cristiani nei fatti, così da vivere una Pasqua senza interruzione.
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Devotional 16/2018 Piano di lettura settimanale della Bibbia
15 aprile 1Samuele 27-29; Luca 13:1-22
16 aprile 1Samuele 30-31; Luca 13:23-35
17 aprile 2Samuele 1-2; Luca 14:1-24
18 aprile 2Samuele 3-5; Luca 14:25-35
19 aprile 2Samuele 6-8; Luca 15:1-10
20 aprile 2Samuele 9-11; Luca 15:11-32
21 aprile 2Samuele 12-13; Luca 16
foto di Bartek Ambrozik, www.freeimages.com
Elpidio Pezzella | Elpidiopezzella.org
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