Nguyễn Năng Tĩnh, 43 anni, partecipava in modo attivo alle iniziative sociali e di beneficenza nelle parrocchie della diocesi di Vinh. Secondo il regime, egli è membro di “gruppi d’opposizione”. La moglie: “mio marito non ha fatto nulla di sbagliato, non ha violato alcuna legge del Vietnam”.
Hanoi (AsiaNews) – La Chiesa vietnamita prega e si stringe attorno alla famiglia di un insegnante di musica e attivista cristiano, che il prossimo 17 ottobre sarà processato dal Tribunale popolare della provincia Nghệ An per “propaganda contro lo Stato”. Nguyễn Năng Tĩnh (foto), 43 anni, è accusato di aver “fabbricato, conservato e diffuso informazioni, materiali e oggetti con lo scopo di opporsi allo Stato della Repubblica socialista del Vietnam” (art. 117 del Codice penale). Se giudicato colpevole, l’uomo sarà condannato a 12 anni di carcere. Secondo il regime, egli è membro di “gruppi d’opposizione” come il movimento democratico fuorilegge Viet Tân. Gli inquirenti imputano al detenuto anche di aver cantato brani con contenuti che “distorcono la politica e la guida di Stato e Partito”.
Marito e padre di un bambino, Tĩnh insegnava presso il Nghệ An College of Art and Culture. La pubblica sicurezza di Nghệ An, nel Vietnam centro-settentrionale, lo ha arrestato lo scorso 29 maggio mentre si apprestava a fare colazione con il figlio. Da allora, l’insegnante è posto in regime di isolamento e solo di recente ha potuto incontrare il suo avvocato. Lo scorso 17 settembre, le autorità hanno chiuso le indagini ed emesso i capi d’imputazione. La moglie, Nguyễn Thị Tình, respinge ogni accusa e dichiara: “Mio marito non ha fatto nulla di sbagliato, non ha violato alcuna legge del Vietnam”.
Tĩnh è un attivista impegnato per la promozione della democrazia e dei diritti umani in Vietnam; è membro di gruppi come NoU FC Vinh, Nhóm Bảo Vệ Sự Sống (Gruppo per la protezione della vita), Quy Phát Triển Con Người (Fondo per lo sviluppo umano) e Truyền Thông Công Giáo (media cristiano). Il 7 ottobre 2019, l’ong internazionale Human Right Watch ha pubblicato un rapporto secondo cui “gli arresti come quello dell’insegnante Nguyễn Năng Tĩnh sono eseguiti per mettere a tacere chiunque critica il governo. Tutto questo è parte della repressione governativa contro chiunque conduca campagne per la democrazia o il movimento multipartitico in Vietnam. Nei primi sei mesi del 2019, il ministero della Pubblica sicurezza ha accusato almeno 11 persone che hanno denunciato ingiustizie causate dalla dittatura”.
L’attivista H. Viet racconta: “Ho incontrato il signor Tĩnh alcune volte quando sono venuto nella provincia di Nghệ An. Ricordo che all’inizio del 2013 mi portò a visitare 14 famiglie di giovani cristiani protestanti che furono arrestati e processati da questa dura corte”. “Quando ho lavorato con lui – prosegue – ho realizzato che questo insegnante aveva visitato molte delle famiglie di questi ragazzi. Ha incoraggiato e sostenuto i familiari in momenti difficili. Queste famiglie sono molto grate e affezionate all’insegnante Tĩnh”. Questi partecipava in modo attivo ad iniziative sociali e di beneficenza condotte nelle parrocchie della diocesi di Vinh. L’attivista ha anche lavorato con associazioni cristiane a difesa della vita; con i volontari di Nhóm Bảo Vệ Sự Sống ha incoraggiato giovani donne a crescere i propri bambini e rifiutare la cultura dell’aborto.
Nguyễn Năng Tĩnh è molto amato nella comunità cristiana. Lo scorso 9 ottobre, fedeli, benefattori, amici provenienti da oltre 11 parrocchie della diocesi di Vinh e persino dalla provincia di Hà Tĩnh e dalla capitale Hà Nội hanno testimoniato il proprio affetto con una visita al padre, Nguyễn Ngọc Định. Alla folla si sono uniti anche sacerdoti ed ex prigionieri di coscienza come Lê Đình Lượng, Hoàng Bình e Trần Thị Xuân. Tutti si sono raccolti in preghiera per Tĩnh. Nello stesso giorno, alcuni sacerdoti hanno celebrato una messa nella parrocchia di Thuận Giang (diocesi di Vinh) chiedendo pace e giustizia per gli ex prigionieri di coscienza del Vietnam e per le persone perseguitate a causa della religione.
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