CRISTIANI ATTACCATI IN PAKISTAN

Dopo un violento attacco a più di 15 chiese nel Pakistan orientale, vi chiediamo di pregare per i nostri fratelli e sorelle già vittime di altre violenze.

I cristiani in Pakistan chiedono preghiere urgenti dopo che una folla di musulmani radicali ha attaccato una comunità cristiana e ha bruciato diverse chiese e case. La violenza della folla ha avuto luogo nella città di Jaranwala, nel distretto di Faisalabad (provincia del Punjab), dopo che due cristiani erano stati accusati di blasfemia. Centinaia di uomini hanno quindi preso d’assalto la comunità, attaccando le chiese, incendiando le case e distruggendo anche un cimitero. Secondo le prime stime dei media e dei gruppi per i diritti umani, almeno 8 chiese sono state date alle fiamme, insieme a numerose case, mentre altre 17 chiese sono state attaccate. I cristiani della comunità sono stati costretti a fuggire per salvarsi la vita.

“Gli attacchi sono stati feroci e incessanti. Discorsi di odio e annunci dalle moschee sono stati trasmessi in tutta Jaranwala”, racconta Peter*, un credente locale. “In un batter d’occhio, la folla è passata da 100 persone in un luogo a 4.000 dirette verso varie comunità cristiane in tutta Jaranwala e nelle località vicine”.

Un video della Commissione Nazionale per i Diritti Umani in Pakistan mostra le conseguenze della violenza su una chiesa dell’Esercito della Salvezza (QUI).

Le accuse di blasfemia sono spesso usate per colpire e opprimere i gruppi minoritari in Pakistan: anche solo un’accusa può sfociare in violenza di gruppo. “La frequenza e la portata di questi attacchi, che sono sistematici, violenti e spesso incontrollabili, sembra essere aumentata negli ultimi anni”, ha dichiarato alla Reuters la Commissione per i diritti umani del Pakistan.

Oltre alla preghiera globale, Porte Aperte chiede alla comunità internazionale di parlare della pericolosa situazione dei cristiani in Pakistan. “Nessuno dovrebbe vivere nel timore di una folla inferocita che viene a distruggerti la casa, la chiesa o a ucciderti“, afferma il team di advocacy di Porte Aperte. “Chiediamo alla comunità internazionale di lavorare con il governo del Pakistan per costruire piani concreti per affrontare le violenze contro i cristiani nel paese”.

I cristiani locali sono sospettosi riguardo alla tempistica delle accuse di blasfemia. Il primo rapporto investigativo (FIR) è stato depositato presso la polizia poche ore prima dell’inizio delle violenze. “Non è una coincidenza che le moschee della città abbiano iniziato a trasmettere discorsi d’odio, che poi hanno portato ad attacchi di folla in tutta la città”, dice un attivista di una chiesa locale. “Come hanno fatto tutte le moschee ad avere queste informazioni? Come hanno fatto a radunare così tante persone se non c’era una previa pianificazione? Nessuno risponde alle nostre domande! Ma aspetteremo la giustizia”.

Un leader cristiano colpito, il cui nome non diremo per motivi di sicurezza, ha affermato: “Questo è un caso di persecuzione pianificata nei confronti della minoranza cristiana. Se gli accusatori erano emotivamente su di giri e fuori di sé hanno attaccato i luoghi di culto o le case delle vittime, come hanno potuto registrare un FIR prima o addirittura quasi al momento dell’attacco?”.

Il giorno dopo l’attacco, 146 persone sono state arrestate dalle autorità pakistane che hanno iniziato a indagare sull’accaduto. Il Primo Ministro ad interim Anwaar-ul-Haq Kakar ha scritto su X (ex Twitter) che “saranno presi provvedimenti severi contro coloro che violano la legge e prendono di mira le minoranze. A tutte le forze dell’ordine è stato chiesto di arrestare i colpevoli e consegnarli alla giustizia”.

Nel frattempo, i nostri fratelli e sorelle ci chiedono di pregare urgentemente per questa situazione. Ecco come:

– Pregate per le persone della comunità cristiana che devono ricostruire le loro case e le loro chiese.

– Pregate per le persone accusate di blasfemia, accusa che può comportare una condanna a morte secondo la legge pakistana.

– Pregate che siano trattati in modo equo e che le false accuse siano respinte.

– Pregate per la pace e la giustizia nella regione, affinché le autorità non ignorino la devastazione che la folla ha causato.

– Pregate per i cristiani pakistani, che vivono sotto l’ingiustizia delle leggi sulla blasfemia e ora assistono all’ennesimo incidente violento causato da una semplice accusa.

– Pregate per la sicurezza dei cristiani in tutto il Pakistan, affinché siano protetti dagli attacchi.

– Pregate per coloro che sono stati costretti a fuggire dalle loro case, affinché trovino sicurezza e sappiano di non essere soli.


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