L’attore cinese Kam Sunny, famoso per una sua citazione intorno alla vita, un giorno disse: “È strano come il dolore sia il mezzo obbligato per il cambiamento. Bisogna prima un po’ morire per poter rinascere”.
Ed è proprio quello che sta caratterizzando la vita di tutti noi comuni mortali in questo periodo particolare che il mondo sta attraversando. Ci troviamo tutti quanti tra l’ago di una bilancia, tra i “pro” e i “contro” di questo virus, di questo tempo. Da una parte c’è tutto ciò che di negativo questo virus sta causando: morte, isolamento, reclusione, crisi finanziaria. Dall’altra parte, però, voglio pensare che ci sono anche i “pro” (e meno male): stiamo rivalutando il vero valore della vita, della morte, della libertà, degli affetti, vicini e lontani, delle piccole cose; stiamo riflettendo intorno all’importanza della vita e rivalutando ciò che negli anni – a causa della nostra superficialità umana – abbiamo sempre e continuamente dato per scontato.
Credo che Dio abbia permesso questo tempo, per dirci qualcosa d’importante, anzi molte cose, per portarci ad una sana riflessione intorno al valore della vita, e non solo di quella presente, ma anche di quella futura, e di tutto ciò che ne concerne.
Ognuno dovrà dare la sua interpretazione individuale a questo tempo. E sono sicuro che in questo tempo ognuno di noi lo sta facendo, sono sicuro che ognuno di noi sta rivalutando la propria vita, la propria condotta, le proprie priorità, cercando di togliere il superfluo e dando più importanze alle cose primarie della propria esistenza, per giungere – quando tutto sarà terminato – ad un vero cambiamento e ad una vera rinascita.
Alessio Sibilla
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