Credevo soltanto in ciò che vedevo

pregare-aiuta-combattere-depressione-curaMi chiamo Alessandra P. è sono nata nel 1982. Prima di trovare Gesù vivevo senza Dio, nonostante sono cresciuta in una famiglia cattolica. Affermavo che non esistesse Dio. Credevo soltanto in ciò che vedevo, mi faceva paura credere in un mondo invisibile. Ero ribelle verso i miei genitori, in particolare verso mia madre, volevo seguire le mie idee. Tra queste, quella di studiare psicologia, nonostante melo sconsigliava. Mi occupavo sempre più di me stessa, volevo sapere chi ero. Durante lo studio iniziai a conoscere fenomeni inspiegabili, riconobbi che esiste un mondo che non vediamo. Volevo sapere sempre più di questi fenomeni e di me stessa. Iniziai ad affidarmi a pratiche esoteriche come lo yoga, leggevo libri buddistici, leggevo le carte di tarocco. Con il passar del tempo mi sentì sempre più legata a queste pratiche. Ebbi i primi sospetti, che tutto ciò mi portava su una via sbagliata, perché stavo sempre peggio, confusa da tutti fenomeni visti e sentiti, ero senza pace, confusa. Ebbi anche un incidente stradale in bici e per ben tre volte avevo perso i sensi. Capì che anche se ero giovane, la mia vita poteva finire da un momento all’altro, che in fondo non avevo niente sotto controllo e che dovevo prendere una decisione.

Una sera, in uno stato di profonda tristezza, mi chiesi, di cosa o chi tra tutte queste forze invisibili potevo veramente fidarmi? Ebbi una sola e chiara risposta: soltanto di Gesù, perché sapevo che Egli era buono. Era per la prima volta che iniziai a parlare con Gesù e a chiedergli aiuto. E Lui lo fece. A causa di un peccato di lingua e ripassando il film della mia vita tenendo conto degli errori che fino a quel punto avevo fatto, iniziai a sentire grossi sensi di colpa. Riconobbi di essere una peccatrice e che ero perduta senza il perdono da parte di Dio. Dopo aver confessato i miei peccati, Dio ha tenuto le sue promesse: provai una pace profonda nel cuore e una vera liberazione. Avendo provato il suo amore ed il suo perdono e avendo capito che Egli era il Dio della vita, che era veramente risorto dai morti, decisi di dare la mia vita a Gesù. Passo dopo passo mi mostrò ciò che non andava nella mia vita e mi liberò dai miei peccati, dalla mia confusione, dalla mia tristezza e diede un senso alla mia vita. Non mi pento della mia decisione, perché attraverso il mio cammino di deviazioni posso dire che ho sentito la sua guida, che c’era la sua mano forte e potente a reggermi in momenti di caduta, riconobbi che Lui è vivo, che interviene e mi aiuta in ogni cosa. Egli mi ha liberato dalle catene del mondo invisibile e del male, mi liberò dalla mia sofferenza.

Egli è il mio Signore e Salvatore ed il mio buon Pastore che mi guiderà alla vita eterna insieme a Lui.

Tratto da: http://www.soulsaver.it/

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