Credere in Gesù e gustarne la dolcezza

angela

angelaI miei 50 anni.

Il 25 febbraio per me è stato un giorno di gioia, gioia che voglio condividere attraverso questa testimonianza scritta, raccontando del mio incontro con il Signore Gesù.Ho conosciuto il Signore all’età di 20 anni, il primo ad ascoltare il racconto di esperienze di vite cambiate positivamente dal Signore, è stato mio marito.

Lui per primo partecipò ad un culto e ritornato a casa mi raccontò di quanto era stato bello quell’incontro e che avrei dovuto parteciparvi anche io.

Accolsi l’invito, come se fosse stata la cosa più naturale di questo mondo, non avevo la minima idea di cosa fosse una chiesa evangelica, ma non mi feci troppe domande, sapevo solo che avevo bisogno di Dio, io credevo nella Sua esistenza e lo cercavo.

Ricordo che in momento di grande sofferenza della mia vita, dal profondo del cuore lo invocai e gli chiesi se quella fosse stata la vita. Fu allora che Dio dalla Sua profonda misericordia e dal Suo immenso amore mi rispose e si rivelò come: “Il Dio vivente, il Dio d’amore, il Dio che salva, il Dio che perdona, il Dio che se vogliamo vive in noi e si prende cura di noi”. Gli donai la mia vita e da quel giorno ho aperto un dialogo con Lui. Sono testimone che Dio ci ascolta, ci risponde, lo fa attraverso la Sua Parola, lo conferma con lo Spirito Santo. Cominciai a frequentare i culti, a leggere la Parola di Dio.

Quando iniziai a leggere la Bibbia, illuminata dallo Spirito Santo, ricordo che le lettere sembravano ingrandirsi, pareva si sollevassero dalle pagine per dare vita alle parole.

Quando ascoltavo la predicazione della Parola di Dio una voce ferma e chiara diceva in me “è verità, è verità!”. Parlai con mio marito, (che a quel tempo era solito frequentare sale da gioco), per fare una scelta decisiva, e in quella conversazione ci dichiarammo voler seguire seriamente il Signore.

Lui non avrebbe più frequentato sale da gioco mentre io decisi che avrei lasciato operare il Signore in me per essere liberata dal vizio del fumo. Affinché fossi liberata da questo vizio, mi ha sostenuto un versetto del Salmo 23 che dice: “L’Eterno è il mio pastore e nulla mi mancherà”.

In questo versetto riposi la mia fede lasciando che il Signore colmasse ogni vuoto in me con la Sua presenza. Ero affamata, ero assetata spiritualmente, stava cominciando per me una nuova vita.

Ero molto attenta, anche quando ascoltavo la testimonianza di altri fedeli e spesso sentivo dire che il Signore dà la gioia, così Gli chiesi: “Signore, cos’è questa gioia di cui io sento parlare?”. Ecco che un giorno mentre facevo le faccende domestiche intonando un cantico provai gioia e lo Spirito Santo confermò dentro di me: “Ecco, questa è la gioia di cui tu senti parlare”, e da quel momento imparai a riconoscere la gioia che viene da Dio.

A questo proposito posso dire che Dio è vita, quella che mette in noi è vita esuberante, è forza che non si abbatte con le difficoltà che vorrebbero fermarci.

Ancora una volta il Signore, in un altro momento della mia vita, utilizzò il canto per benedirmi.

Ero da sola in casa e mentre mettevo in ordine, lodavo il Signore con un canto che diceva: “Meraviglioso, sei tu solo Gesù”. A quel tempo la mia famiglia ed io vivevamo in un’unica stanza, avevamo molto poco, ma mentre cantavo sentivo la sensazione di possedere tanto.

Senza saperlo stavo apprezzando quanto possedevo, non tanto per quello che in quel momento vedevo davanti a me, ma per quello che Dio, avrebbe fatto per noi in seguito.

Da quell’unica stanza Dio ha fatto “nascere” una grande abitazione. Dio è stato buono con me ed io lo ringrazio di quanto oggi dispongo ma ancor di più lo ringrazio per quello che Egli ha preparato nel cielo per i suoi figlioli, per quelle stanze luminose e splendenti di cui si parla nella sua Parola e che mi ha fatto grazia di mostrarmi in un sogno che custodisco nel mio cuore.

La mia ultima considerazione per quella che è stata la mia esperienza con il Signore in circa trent’anni di fede in Lui, è che Egli ha soddisfatto ogni mio bisogno, il Suo Spirito in me mi esalta come nessun’altra cosa al mondo potrebbe essere in grado di fare.

Ho trovato il più gran tesoro.

Dio mi dà appagamento, stabilità, equilibrio.

Dio è Colui che quando cado mi rialza, sono nelle sue mani e mi sento al sicuro.

Angela Esposito.

Tratto da: http://www.chiesaemmanuel.com/


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