Il termine “rapimento” non compare nella Bibbia. Il concetto di rapimento, però, è chiaramente insegnato nella Scrittura. Il rapimento della chiesa è l’avvenimento in cui Dio porterà tutti i credenti via dalla terra per far posto al Suo giusto giudizio, che si riverserà sulla terra durante il periodo della tribolazione. Il rapimento è descritto anzitutto in 1 Tessalonicesi 4:13-18 e 1 Corinzi 15:50-54. 1 Tessalonicesi 4:13-18 descrive il rapimento dicendo che Dio risusciterà tutti i credenti che sono morti, dando loro dei corpi glorificati e che, poi, si allontaneranno dalla terra con quei credenti che sono ancora in vita, ai quali sono stati dati anche dei corpi glorificati: “perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore” (1 Tessalonicesi 4:16-17).
1 Corinzi 15:50-54 si concentra sulla natura istantanea del rapimento e sui corpi glorificati che riceveremo: “Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati” (1 Corinzi 15:51-52). Il rapimento è l’avvenimento glorioso che tutti dovremmo stare bramando. Saremo finalmente liberati dal peccato. Staremo per sempre nella presenza di Dio. Si discute fin troppo sul significato e sulla portata del rapimento. Non è questa l’intenzione di Dio. Piuttosto, rispetto al rapimento, Dio vuole che ci incoraggiamo “gli uni gli altri con queste parole”.
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