Questo spazio era il luogo dove i sacerdoti offrivano sacrifici per la remissione dei peccati e si purificavano prima di entrare nel luogo santo.
Questa parte del tempio ci permette di parlare della necessità di confessare i nostri peccati davanti a Dio e della necessità di un ravvedimento giornaliero.
Entrare alla presenza di Dio è una cosa seria e stare alla sua presenza con il peccato nel cuore o nella propria vita non è certo una cosa buona.
Come cristiani non siamo legati alla confessione dei peccati ad un sacerdote come era per gli ebrei. Come evangelici non crediamo nella confessione così come intesa dal mondo cattolico che vede nella figura del prete il mediatore per la remissione dei peccati.
Ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulla necessità di confessare i nostri peccati a Dio per sperimentare un vero ravvedimento se vogliamo avere intimità con Lui!
Se abbiamo un nuovo rapporto con Dio dobbiamo avere un nuovo rapporto con il peccato!
Chi pecca smette di pregare, chi prega smette di peccare! Cit. Leonard Revenhill.
Andare alla presenza di Dio senza confessare i propri peccati con l’intenzione di abbandonarli è quantomeno un’illusione per non dire pericoloso!
Quando sei nel tuo momento di comunione con Dio, impara a confessare i tuoi peccati e chiedi a Dio la forza di poterli abbandonare!
Se sei un vero cristiano non puoi mantenere il peccato nella tua vita, se vuoi sperimentare una vera comunione con Dio lascia qui il tuo peccato.
Confessalo e abbandonalo e otterrai misericordia! (cfr. Proverbi 28:13)
Vi è una benedizione nell’essere onesti con Dio, il diavolo vorrebbe per mezzo dell’orgoglio impedirti di chiedere a Dio perdono, ma ricorda che Dio fa grazia agli umili!
Continua …
A Dio sia la gloria
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui