CORONAVIRUS: L’AREA TERAPIA INTENSIVA PIÙ GRANDE D’ITALIA

Foto Ansa

21 MILIONI DI EURO raccolti in pochi giorni dalle mani generose di 1200 donatori, da 5 euro in su, ma come ben comprendiamo la solidarietà ha fatto si che tante gocce formassero l’oceano

Inaugurato l’ospedale nell’area della fiera milanese

Una promessa mantenuta in dieci giorni, per un’emergenza che vale la vita di migliaia di persone.

Un miracoloso evento accaduto e realizzato da tutti i volontari accorsi all’appello.

Oltre 500 persone e 100 aziende hanno prestato la loro mano d’opera, per 24 ore senza mai staccarsi. Un’opera mirabile che solo l’amore per il prossimo, chiunque esso sia, poteva veder realizzato. Mentre ieri i professionisti osservavano la prima parte del lavoro ultimato, i loro occhi incrociandosi parevano chiedersi come fosse stato possibile erigere un’opera tanto mirabile quanto stupefacente in un tempo contenuto, quando solitamente i tempi di realizzazione per un manufatto simile corrisponde ad un anno.

Le parole raccolte da un ingegnere nel cantiere ultimato trasmettono gioia e meraviglia:

”Succedono cose incredibili: alla sera decidi una modifica, la mattina è già tutto fatto. Ieri ordini una TAC, domani vengono a installarla e in un giorno si preparano i locali dal nulla, con pareti piombate, climatizzato, gas medicinali, e tutto quello che serve. Questi sono moduli di terapia veri con tutti i crismi per infettivi a contaminazione controllata e tutti i locali di supporto a una TAC e una RX sterilizzatrice.  Con tutte le dotazioni di norma. Vi assicuro che quello che sta succedendo in fiera non è normale, è straordinario, grazie a gente incredibile che non si ferma mai. Non si costruisce un ospedale da 250 posti di terapia intensiva in 15 gg e non sto parlando di 250 brandine messe in un palazzetto dello sport come in Spagna. Ci saranno 200 persone che lavorano 24 h, tutte sfamate gratis da Cracco che cucina qui dall’inizio, e potrei andare avanti. Questa è un’Italia fantastica che non avevo mai visto. Queste persone stanno facendo miracoli! “

LA GRIDA ITALIANE SONO ARRIVATE AL CIELO 

L’Italia defraudata e percossa, dall’infame virus, ha alzato il proprio grido di dolore e i buoni samaritani hanno raccolto la richiesta d’aiuto unendosi per soccorrere, curare ed alleviare le sofferenze delle vittime covid 19.

Nel Vangelo secondo Luca, 10,25-37 Gesù raccontando la parabola scegliendo un samaritano per spiegare come occorra avere amore per il prossimo. Illustra senza preamboli ma evidenziando che è preferibile un senza Dio a una classe di sacerdoti o di credenti che si recano al culto, pregano, ma si crogiolano della loro ipocrisia; sono privi di compassione verso il prossimo. L’importanza del giusto comportamento verso gli altri antepone l’amore, l’etica e le differenze religiose.

Probabilmente gran parte degli addetti ai lavori non conoscono la verità o nemmeno hanno ricevuto la buona novella ma certamente hanno risposto con le loro primizie: il proprio tempo propria professionalità, le proprie attrezzature pagando di persona l’oste affinché ne avesse cura sino al ritorno.

Un ospedale di altissima qualità e tecnologia atto ad accogliere i nuovi contagiati ‘gravi’

non solo della Lombardia, ma di tutto il Paese.  Un punto di riferimento per la rianimazione di tutta l’Italia. L’ospedale Covid della Fiera di Milano, una volta a regime, ospiterà 200 posti di terapia intensiva con altrettanti medici anestesisti, che dovrebbero arrivare a 220 oltre a 500 infermieri.   L’ospedale, alla fine dei lavori, disporrà di 8 reparti con 53 letti. Il personale medico conterà 200 medici anestesisti rianimatori, 500 infermieri e altri 200 operatori sanitari di vario genere, si arriverà a un totale di 900 addetti che lavoreranno nel nuovo padiglione del Policlinico, Irccs gestirà la struttura.

Il Governo ha affermato di voler riprodurre il progetto realizzato in Fiera al Centro e al Sud d’Italia a scopo cautelativo nel caso si dovessero ripetere emergenze della stessa natura, affinché ci possa essere una volta contenitiva per la protezione del popolo italiano.

L’ ospedale rappresenta un vessillo nella battaglia contro il coronavirus, rimarrà il simbolo della ripresa della regione. Ma ricordiamo che la guerra contro questo micidiale nemico è ancora in atto. Manteniamo l’entusiasmo perché non abbiamo ancora vinto!

Il flagello è esistente e colpisce chiunque a tradimento.

Cerchiamo di avere cura di noi, dei nostri cari rispettando le regole.

È obbligatorio rimanere a casa e nel mentre pregare.

Io amo il SIGNORE perché ha udito la mia voce e le mie suppliche.

Poiché ha teso l’orecchio verso di me, io lo invocherò per tutta la mia vita.

Lella Francese


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