La maggioranza dei decessi (quasi il 96%) è nell’Hubei, epicentro dell’infezione. I casi confermati sono 44742; i casi sospetti 16.067. Finora il virus si è diffuso in 24 nazioni, infettando 441 persone e facendo un morto. L’Oms dà il nome ufficiale al virus: Covid-19.
Pechino (AsiaNews) – Il numero di morti per coronavirus continua a salire. I dati della Commissione sanitaria nazionale questa mattina riportano 1114 morti, di cui la maggioranza (quasi il 96%) è nell’Hubei, epicentro dell’infezione. I casi confermati sono 44742; i casi sospetti 16.067. Ben 746 persone hanno lasciato ieri gli ospedali, portando a 4742 le guarigioni.
Negli ospedali di Wuhan manca materiale sanitario: maschere, occhiali, tute protettive. A causa di questa carenza, durante il lavoro per decine di ore, i dottori e gli infermieri rimangono con la stessa tuta, senza pausa pranzo e senza andare ai servizi. Una carenza grave è la mancanza di ossigeno. Molti pazienti ricoverati con la polmonite acute, hanno bisogno di maschere di ossigeno e ventilazione, ma non vi sono sufficienti bombole, né ventilatori.
Ieri esperti epidemiologi da tutto il mondo si sono incontrati a Ginevra nella sede dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per studiare un piano comune di affronto dell’epidemia divenuta un’emergenza mondiale. Essi hanno anche trovato il nome ufficiale del coronavirus: Covid-19 (“Co” sta per coronavirus; “vi” per virus; 19 per 2019, l’anno in cui è emerso).
Il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, l’ha definito “il nemico pubblico numero uno”, più pericoloso del terrorismo ed ha esortato tutti i Paesi a combatterlo con abbondanza di mezzi.
Egli ha elogiato le misure prese dalla Cina, che “hanno ridotto la diffusione nel resto del mondo” e ha espresso preoccupazione per i Paesi più poveri che mancano di strumenti di prevenzione e verifiche.
Il virus si è finora diffuso in 24 nazioni, infettando 441 persone. Fino ad ora, fuori della Cina, si conta solo un morto nelle Filippine.
di Wang Zhicheng | Asianews.it
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