Il presidente della chiesa evangelica in Germania EKD, il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, condanna il linguaggio neonazista della destra populista.
(ve) “Chi si definisce cristiano non può condividere gli slogan dell’estrema destra veicolati dall’AfD”. Il vescovo luterano tedesco Heinrich Bedford-Strohm, presidente della Chiesa evangelica in Germania (EKD), chiede fermezza e chiarezza nei rapporti con il movimento Alternative für Deutschland e i suoi aderenti: “Anche chi vota quel partito senza essere spinto da motivazioni di estrema destra deve sapere che col proprio voto legittima la propaganda neonazista veicolata dall’AfD”.
Reazione ai disordini di Chemnitz
Il presidente del consiglio dell’EKD ritiene che l’AfD abbia delle evidenti responsabilità negli scontri provocati dall’estrema destra a Chemnitz. E punta il dito contro la leader della frazione AfD in parlamento, Alice Weidel. In un annuncio diffuso online, Weidel ha affermato: “Un siriano e un iracheno hanno massacrato la loro vittima con venticinque coltellate. Il macello continua”. Commenti come questo, ha detto Bedford-Strohm, “sono la musica di sottofondo per disordini come quelli avvenuti a Chemnitz”.
Il vescovo luterano ritiene che anche termini come “immigrazione dei coltelli”, usato dal deputato al Bundestag dell’AfD, Markus Frohnmaier, siano benzina che alimenta gli incendi. “È giunta l’ora di reagire con fermezza e senza equivoci”, ha aggiunto. Gli elettori dell’AfD devono rendersi conto “che stanno sostenendo forze che si posizionano all’estrema destra e che sostengono idee naziste”.
Heinrich Bedford-Strohm
La dignità umana al centro
In vari interventi, negli scorsi giorni, Bedford-Strohm ha ribadito che al centro del consenso sociale ci deve essere la dignità dell’essere umano. È un principio sul quale non bisogna cedere, ha detto. “Perciò è indispensabile che i cittadini tedeschi, e in particolare chi si definisce cristiano, prendano chiaramente le distanze dall’estremismo”.
Il presidente della Chiesa evangelica in Germania, intervenendo in un dibattito sulla politica dell’immigrazione, ha esortato a non fare di ogni erba un fascio e a cercare, quando possibile, il dialogo. “Tra chi ha votato per l’AfD”, ha affermato, “ci sono quelli che hanno espresso un voto di protesta senza nemmeno conoscere il programma del partito, altri che non si sentono più rappresentati da vecchie formazioni conservatrici. E poi ci sono, certo, anche quelli che condividono posizioni di estrema destra”.
Possibili nuovi scontri
L’AfD ha indetto una nuova dimostrazione, sabato, a Chemnitz, invitando i propri sostenitori a scendere in piazza per una “marcia funebre”. Il movimento “Chemnitz Nazifrei” ha immediatamente reagito convocando, via Facebook, una contromanifestazione. La chiesa evangelica di Chemnitz vuole invece marciare, domenica, nel centro cittadino, a favore della nonviolenza e del rispetto, del dialogo e della misericordia.
Pretesto per le violenze e per protestare contro le politiche di accoglienza del governo della cancelliera Angela Merkel, a Chemnitz, è stato l’omicidio – avvenuto a margine di un festival cittadino e nel corso di una lite, di un 35enne tedesco, per cui sono stati arrestati due sospettati, un cittadino siriano e uno iracheno. (evangelisch.de/Paolo Tognina)
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