Con “Vita Nascente” la Regione Piemonte ha aiutato 478 neomamme e i loro figli a nascere

Un Albero della Vita con tanti fiocchi azzurri e rosa quanti sono i bambini e le bambine nate in un anno in Piemonte con il sostegno di “Vita Nascente”. Ha un valore simbolico particolarmente significativo l’installazione artistica permanente nel grattacielo della Regione Piemonte, realizzata proprio per celebrare i risultati ottenuti dalla misura “Vita Nascente” che nel 2023 ha permesso «alle associazioni di tutela materno infantile e ai servizi sociali di seguire e supportare concretamente 478 madri e i loro bambini», come evidenzia l’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone nel presentare i dati relativi all’anno appena trascorso.

«Le difficoltà economiche – sottolinea l’assessore Marrone – rappresentano ancora un grande scoraggiamento nell’intraprendere la sfida della genitorialità, altrimenti non avremmo avuto tutta questa risposta. I risultati ci dicono che siamo sulla strada giusta». E in effetti, grazie allo stanziamento di tali risorse, sono state supportate di fatto 478 neomamme, di cui poco meno della metà straniere, in particolare molte ragazze-madri sole e in difficoltà per le quali il sostegno economico concreto ha contribuito a sospingerle ad accogliere senza riserve la vita del figlio nel loro grembo.

Nello specifico, «449 madri sono state seguite dalle associazioni di tutela materno infantile (di cui, tra i numeri più alti registrati, 66 mamme supportate dal CAV di Ivrea, 47 dal CAV di Biella, 43 dall’European Research Institute, 42 dal Movimento per la Vita di Torino) e 29 dai servizi sociali. Le donne hanno così potuto contare su oltre 300.000 pannolini, oltre 250 passeggini, fornitura diretta di vestiario, latte in polvere, scarpe, corredo neonatale, omogenizzati, alimenti per lo svezzamento, giocattoli, lettini, seggiolini per auto, vaschette per il bagno, buoni spesa. Fornito anche sostegno economico per affitti, utenze, riscaldamento, pellet, inserimento del bambino nei baby parking, asili nido, scuole dell’infanzia, babysitting, mense scolastiche, biglietti per mezzi di trasporto pubblico, lezioni di guida per conseguire la patente per motivi di lavoro, assicurazione auto, tirocini di reinserimento lavorativo dopo la gravidanza, consulti e visite con professionisti», come opportunamente sottolineato dall’on. Maddalena Morgante della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati.

Poiché “Vita nascente” ha superato brillantemente ogni aspettativa in termini di riscontro, l’assessore Marrone preannuncia che tale misura diventerà strutturale, per cui «abbiamo già stanziato un milione di euro per il 2024Un raddoppio di risorse che consentirà di alzare molto l’asticella dei risultati».

Tale successo testimonia che, al di là di ogni ideologia abortista, attraverso una proficua sinergia tra il personale delle strutture ospedaliere, i volontari dei Centri di Aiuto alla Vita e le realtà socioassistenziali comunali, è possibile davvero tutelare il diritto alla vita di ogni essere umano dalla sua prima culla nel grembo materno, aiutando così concretamente una mamma in difficoltà insieme al suo bambino.

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