Con il Signore è stato facile superare l’angoscia, la solitudine e le difficoltà

braccia-aperte1Dio ha un piano meraviglioso per ciascuno di noi. Con la sua testimonianza, Masha ci incoraggia a dimorare assieme perché nella sofferenza si prova la gioia del Signore.
Il mio nome è Masha, sono nata in un paesino dell’Ucraina, ma una volta sposata mi sono trasferita in città dove ho cresciuto da sola i miei due figli perché all’età di 32 anni sono rimasta vedova.Grazie alla testimonianza di mia mamma, frequentavo la chiesa evangelica con i miei figli, ma non avevo ancora dato il mio cuore al Signore. Durante la predicazione del pastore spesso mi commuovevo alle sue parole, ma quando il ministro invitava le anime a fare un passo di fede, non avevo la forza di andare davanti come facevano gli altri.

Fui sorpresa quando mio figlio, all’età di 12 anni, accettò l’invito del pastore; sebbene fosse così piccolo, c’era già in lui il desiderio di conoscere e di servire il Signore. Mia mamma lo incoraggiava e gli insegnava come pregare, così lui a casa imitava il servo del Signore perché diceva che da grande voleva predicare; ora comprendo che era stato Dio a mettergli quel desiderio nel cuore perché oggi Egli si sta usando di mio figlio nella chiesa per predicare la sua parola.
Dopo alcuni anni anche mia figlia si convertì a Gesù. I miei figli pregavano molto per me affinché anch’io aprissi il mio cuore al Signore.

In quel periodo mio figlio Vadim soffriva d’asma bronchiale e quando correva o si affaticava faceva fatica a respirare. Io mi ero rivolta ai medici, ma le sue condizioni non erano migliorate. Una mia collega di lavoro, anche lei cristiana evangelica, mi disse di incoraggiare mio figlio a pregare perché il Signore poteva guarirlo. Mio figlio, anche se molto giovane, pregò intensamente per la sua malattia e il Signore gli mise nel cuore la certezza di essere guarito completamente. Dopo pochi giorni cominciò ad espellere tutto il muco che aveva nei bronchi (mi meravigliai perché era davvero parecchio) e quando lo portai al controllo medico risultò completamente guarito cosicché fino ad oggi mio figlio non ha più avuto problemi di asma ai bronchi.

Una domenica in chiesa si svolgeva un culto per i giovani della comunità e io dovevo portare in auto i miei figli con altri giovani che facevano parte del coro; ero in ritardo e andavo a velocità sostenuta, così ci fermò la polizia locale e per la prima volta presi una contravvenzione. Ero già agitata perché non volevo arrivare tardi, oltretutto il diavolo voleva affliggermi con ostacoli e impedimenti, ma non immaginavo che quello sarebbe stato il giorno più bello della mia vita: il giorno della mia salvezza.

In quel culto, durante la predicazione della parola, finalmente mi arresi completamente nelle mani del Signore e ricevetti Gesù nella mia vita. Ricordo che mia mamma, i miei figli, il coro e tutto il resto della chiesa gioivano con le lacrime agli occhi: il Signore aveva risposto alle loro preghiere. Nel frattempo mio figlio era cresciuto e poco dopo ci battezzammo in acqua insieme.

Alcuni anni dopo, per motivi di lavoro mi trasferii in Italia, ma prima di prendere questa decisione chiesi consiglio al pastore il quale mi disse di rivestirmi dell’intera armatura di Dio (Efesini 6:11) e mi raccomandò al Signore dicendomi: “Dovunque vai spandi la luce del Signore e non abbandonare mai la lettura della Parola di Dio”.

Arrivai a Varese e chiedevo a chiunque incontravo dove potessi trovare una chiesa evangelica, finalmente mi fu indicata e una domenica mattina due sorelle vennero a prendermi alla stazione. Quando cominciai a frequentare la chiesa non capivo la lingua italiana e non comprendevo il messaggio della predicazione, ma lo Spirito Santo mi guidava e capivo di trovarmi nella casa di Dio, mentre il pastore del mio paese si preoccupava per me e mi diceva di fare attenzione al fatto che in questa chiesa fosse predicata la sana dottrina.

Ringrazio il Signore per la chiesa che ho trovato perché sono cresciuta nella fede e sono stata fortificata spiritualmente. Anche se ero lontana dalla mia chiesa e dalla mia famiglia, non mi sono sentita una straniera perché con le sorelle e i fratelli ho trovato una famiglia anche qui. Ora non desidero altro che arrivi la domenica per essere in chiesa. Sono quasi 7 anni che vivo qui e senza la comunità non sarei mai riuscita a sopportare la lontananza dalla mia città; inoltre durante questi anni il Signore mi ha fatto incontrare altre credenti dei paesi dell’est che frequentano la chiesa e insieme ci incoraggiamo e lodiamo il Signore. L’opera di Dio è meravigliosa.

Tu che leggi la mia testimonianza, ti invito a cercare il Signore perché insieme ci fortifichiamo in Dio e ci esortiamo a vicenda (Ebrei 10:25). Con il Signore è più facile superare il problema della lingua, l’angoscia della solitudine o la difficoltà del lavoro.
Gesù ti dice: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto” (Matteo 7:7).
Ho cercato la chiesa e l’ho trovata. Che Dio benedica anche te!

Tratto da: http://www.betaniachiesaevangelica.it/

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