Una confezione di cracker, l’ultimo acquisto che metto nel carrello prima di incamminarmi verso le casse.È tardo pomeriggio, la fila è piuttosto lunga. Mi soffermo ad osservare da dietro le persone sconosciute davanti a me, tutte in fila per pagare, che con impercettibili movimenti mi comunicano un curioso ventaglio di sensazioni, dall’impazienza alla distrazione.
Improvvisamente mi trovo immerso in una visione, il Signore richiama per Sé la mia attenzione. Come a suggerirmi una domanda, piuttosto che una risposta: “Ma com’è possibile che Tu abbia dimenticato tutti i miei peccati, mentre io li ricordo? Com’è che Tu, che sei il Perdonante, dimentichi ed io che sono il perdonato, ricordo? Tutti quei peccati che Tu mi hai lavato via di dosso, dico, non ne sento più il peso, non mi fanno più male, però li ho in mente, proprio tutti… mentre Tu no, Tu non ne ricordi neppure uno, me lo dici chiaramente: “Io, io sono colui che per amore di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati” (Isaia 43-25). Perché io che sono il destinatario del beneficio della grazia li ho sempre tutti davanti a me, mentre Tu che sei il Dispensatore di questo dono, per me assolutamente immeritato, li hai dimenticati? A logica dovrebbe essere il contrario… quando io perdono qualcuno mi ricordo perché mi fa stare bene e quando qualcuno mi perdona dimentico, perché è tutto a posto …
Così assorto nella mia conversazione celeste, arrivo alla cassa. Appoggio i miei pochi articoli sul nastro, li vedo in mano alla cassiera, beep … beep … beep… e Tu Signore nella Tua infinita misericordia, ancora una volta mi spieghi: chi perdona deve dimenticare, perché chi perdona è totalmente libero, mentre chi è perdonato deve sempre ricordare la grazia ricevuta affinché sia sempre riconoscente. Così mi insegni anche il modello di comportamento: perdonare e dimenticare, ricevere il perdono e essere riconoscente verso Chi mi ha perdonato. Tu sei Dio e hai pagato ogni cosa per me, lo comprendo ancora una volta , proprio mentre io, che sono solo un uomo, pago i miei cracker… e mi ricordo, sì io mi ricordo a quale grande eredità sono stato chiamato. Io ho pagato per dei cracker, tu hai pagato per i miei peccati!
Gennaro Chiocca
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