Il Passaporto Sanitario Digitale certificherà sul nostro Smartphone, tramite un’applicazione, la negatività al Covid-19 e, in futuro, anche le vaccinazioni e lo stato di salute generale del passeggero. Secondo gli esperti, si tratta di una delle poche possibilità che permetterà, prima di tutto, di poter viaggiare in sicurezza tra regioni e tra stati e, successivamente, di poter ritornare alla normalità.
Infatti tra le compagnie aeree è ormai un’idea comune rendere obbligatorio, entro il 2021, il possesso di questo passaporto per viaggiare, ritenendolo un fattore necessario, poiché le restrizioni tra frontiere e i controlli sanitari che dovrebbero ridurre l’aumento dei contagi, stanno rendendo gli spostamenti di qualsiasi tipo sempre più complessi.
Le due compagnie aeree pioniere di questa sperimentazione saranno la United Airlines e la Cathay Pacific, che già da giovedì 3 dicembre hanno iniziato a rendere obbligatorio per i loro passeggeri l’utilizzo del CommonPass sui voli internazionali tra Hong Kong, New York e Londra. Nel frattempo, il CEO della compagnia aerea australiana Qantas ha addirittura affermato che i loro voli internazionali potranno ripartire solamente dopo l’introduzione del vaccino sul mercato, e che l’assunzione di questo diventerà una norma in tutti i viaggi internazionali.
In Italia invece sono già partiti i cosiddetti voli “covid-free” nella compagnia Alitalia, imponendo ai passeggeri un test sierologico rapido prima della partenza. Anche il nostro Ministro della Salute Roberto Speranza è a favore del Passaporto Sanitario Digitale, al punto che è già stato proposto in Parlamento il 2 dicembre 2020.
Ma chi c’è dietro il CommonPass? Secondo alcune fonti, il Passaporto Digitale sarebbe un’idea lanciata dal ”World Economic Forum’‘, che avrebbe come progetto il cosiddetto ”Great Reset”, mirato a resettare il mondo. In particolare, uno dei fondatori del WEF, l’economista Klaus Schwab, sostiene di dover spingere verso un’innovazione tecnologica e verso l’utilizzo del famoso microchip, rendendo già il Passaporto Sanitario un’idea alquanto obsoleta.
Ciò che sta accadendo davanti i nostri occhi è il fatto che le compagnie aeree, prima dei governi, stanno obbligando ogni futuro passeggero a non avere alternativa diversa dal vaccino per il virus, o alla segnalazione della propria cartella clinica in un database sanitario mondiale.
È chiaro che questo Passaporto Sanitario possa presentarsi come un vero e proprio spiraglio di luce, ma è tanto indispensabile da privare del tutto la nostra libertà? La nostra cartella clinica in mano a un’applicazione potrà davvero essere quella chiave per far ripartire il sistema turistico, rispettando la nostra privacy? Sembra quindi che il forte desiderio di ritornare alla normalità, spingerà pian piano la popolazione mondiale ad accettare qualunque proposta si presenti.
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