Come sarà in cielo… dopo la morte?

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scala_verso_il_paradiso1In Cielo, al momento, vi sono diverse “condizioni”, come possiamo evincere da Apocalisse 4:2-11 eApocalisse 6:9-11. 
Quì, per rispondere alla domanda, prendiamo in considerazione la condizione definitiva che ci sarà in Cielo alla fine di ogni cosa, come riportato in Apocalisse capp. 21 e 22. 
Sulla terra abbiamo la tendenza a pensare a noi stessi, ma nel Cielo le cose saranno differenti; lì realizzeremo lo scopo finale dell’uomo: glorificare Dio e goderlo per sempre. 
Nel Cielo Dio, e non l’uomo, sarà il centro di ogni cosa, e la sua gloria sarà la realtà dominante. 
Le persone profondamente innamorate trovano un’assoluta felicità nella presenza reciproca e vorrebbero che quei momenti durassero per sempre. 
Se quegli istanti potessero essere fermati senza più la sensazione del passaggio del tempo, questo allora sarebbe CIELO per loro?
Avete mai detto: “Vorrei che questo momento non finisse mai?”. 
Questi sentimenti sono meravigliosi, ma non sono che una misera indicazione di una realtà, al di fuori del tempo, volta a godere dell’amore di Dio, per sempre.

La Bibbia ci assicura che il Cielo è un luogo definitivo. 
Gesù ha detto: “Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve l’avrei detto; io vado a prepararvi un luogo; e quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò, e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giovanni 14:2-3). 
Oggi i senzatetto sono numerosi in tutte le parti del mondo, e durante il periodo di gelo molta gente costretta a restare per strada subisce sofferenze e qualche volta qualcuno muore. 
Chi di noi ha una casa accogliente forse desidera aiutare chi è meno fortunato, ma dentro di se pensa: “Sono contento di avere una casa calda, un letto comodo…”; se non siamo mai stati senza casa difficilmente possiamo comprendere cosa significa. 
In un certo senso i Cristiani sono dei senza tetto, la nostra vera casa, preparata dal Signore Gesù Cristo, ci attende. 

Noi sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, noi abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei Cieli, poiche in questa tenda noi gemiamo, bramando di esser sopravvestiti della nostra abitazione che è celeste” (2 Corinzi 5:1-2). 
Se ammiriamo la bellezza che Dio ha creato sulla terra, possiamo immaginare cosa Egli ha preparato per noi nei cieli. 
In ogni continente la Terra offre scenari spettacolari diffusi in vari luoghi, molti di noi hanno un posto favorito descritto come “il paradiso in terra”. 
Ma tutti i posti più favolosi della Terra sono una pallida immagine di ciò che l’Architetto e Costruttore di tutte queste meraviglie della natura ha preparato per noi. 
Il Cielo è un posto progettato dal più grande Architetto e lì si realizzerà la promessa della nostra gloriosa eredità. 

Il Cielo è la sede del nostro Dio, Egli lo ha creato e ne è il padrone: “Sappi dunque oggi e ritieni bene in cuor tuo che l’Eterno è Dio: lassù nei Cieli, e quaggiù sulla terra; e che non ve n’è alcun altro” (Deuteronomio 4:39). 
In Cielo non ci saranno forme settarie di culto, ne differenze denominazionali, ne credi di chiese varie. 
Non ci sarà un culto legato agli edifici esterni, perché Dio e suo Figliuolo Gesù Cristo saranno il centro del culto (Apocalisse 21:22). 
Quando andremo in Cielo, Dio c’inviterà ad entrare, ma non ci chiederà le credenziali dell’appartenenza ad una particolare chiesa, l’unica domanda che ci verrà posta sarà: “Qual è stato sulla terra il tuo rapporto con il mio Figliuoli Gesù Cristo?“. 
E’ importante se crediamo in Lui ora e vogliamo un giorno essere in Cielo, ma la frequenza a una chiesa non ne garantisce a nessuno l’ingresso. 

In Cielo non ci sarà paura, non ci sarà bisogno di catenacci alle porte, ne di sbarre alle finestre, ne di sistemi d’allarme… 
Tutto ciò che è causa di paura sarà eliminato, cammineremo per le strade dorate senza preoccupazione dei pericoli in agguato. 
Oggi la paura assedia il mondo, nessun angolo ne è libero. 
Anche se crediamo che non abbiamo nulla da temere, pure la nostra natura umana inventerà qualcosa di cui temere. 
In Cielo non ci sarà notte, sia quella fisica che quella simbolica. 
Sulla terra associamo la notte alle tenebre e all’ignoranza, mentre la luce è simbolo di comprensione. 
La notte nasconde la gioiosa bellezza del sole anche se ha un suo fascino, ma una realtà senza tenebre sarà illuminata dalla luce di Dio, dove il sole, la luna, le stelle e anche le più potenti luci elettriche della terra sono un pallido paragone a confronto di quello che sarà in Cielo. 

In Cielo anche la nostra intelliggenza sarà perfezionata, perché sarà alimentata dalla Sorgente di ogni conoscenza. 
In ultimo, nel Cielo, non ci saranno né sofferenze e né morte, tutto quello che sarà lì sarà vita per sempre, senza possibilità di essere annullata, o ridotta, o consumata. 
E udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini; ed egli abiterà con loro, ed essi saranno suoi popoli, e Dio stesso sarà con loro e sarà loro Dio, e asciugherà ogni lacrima dagli occhi loro e la morte non sarà più; ne ci saranno più cordoglio, ne grido, ne dolore, poiche le cose di prima sono passate». 
E Colui che siede sul trono disse: «Ecco io fo ogni cosa nuova»; ed aggiunse: «Scrivi! Perché queste parole sono fedeli e veraci»” (Apocalisse 21:3-5).

Tratto da: http://www.incontraregesu.it/


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