Il PCC costringe i credenti all’abiura coinvolgendo le famiglie, minacciando di impedire le opportunità di istruzione o di impiego, revocando i sussidi statali.
L’antica tattica cinese della colpa per associazione veniva usata per punire le famiglie al completo dei delinquenti, in nome della riduzione del crimine. Ora il regime del PCC sfrutta il medesimo strumento per reprimere le fedi religiose, implicando molte persone per i presunti “crimini” di una sola.
Una fedele di una Chiesa domestica legata alla Corea del Sud ha raccontato a Bitter Winter che in agosto del 2019 sua figlia ha presentato domanda per un impiego in un’agenzia stampa a conduzione statale. Dopo aver esaminato la sua documentazione i funzionari hanno appreso che la madre apparteneva alla Chiesa, poiché in aprile del 2018 era stata convocata dalla polizia per aver scaricato un video di un pastore sudcoreano e perciò era stata indicata come persona «complice di un Paese straniero per sovvertire il socialismo». La giovane donna è stata immediatamente scartata.
Anche il figlio di una fedele di una Chiesa domestica della provincia sudorientale del Jiangxi è stato punito per la fede religiosa della madre. In agosto del 2019, il ragazzo ha superato l’esame per accedere a un college dell’aviazione. Il giovane tuttavia non ha ottenuto l’ammissione. Gli è stato detto che «per tre generazioni i parenti stretti di persone credenti non possono iscriversi in questo college». La donna ha ricevuto un ultimatum: se voleva che il figlio frequentasse il college, doveva firmare una dichiarazione con cui rinunciava alla fede e giurava fedeltà al Partito Comunista. Costretta a scegliere tra il futuro del figlio e la propria religione, la donna si è trovata in una situazione di disperata difficoltà. Alla fine, ella si è rifiutata di scrivere la dichiarazione, ragion per cui è stata picchiata dal marito e rimproverata dai vicini.
La persecuzione religiosa perpetrata dal Partito attraverso la colpa per associazione ha avuto come risultato la distruzione di molte famiglie. Possono testimoniarlo molti dei fedeli della Chiesa di Dio Onnipotente (CDO), il movimento religioso maggiormente perseguitato in Cina se considerato singolarmente.
Una credente che appartiene alla CDO, proveniente dalla provincia sudorientale del Fujian, che in passato era stata arrestata per motivi di fede, ha raccontato a Bitter Winter che il marito è stato impiegato governativo per più di dieci anni. I superiori l’avevano sempre lodato poiché era un lavoratore coscienzioso. In ottobre dell’anno scorso l’hanno informato che nell’ambito di una campagna estesa a livello nazionale i familiari di tutti i fedeli della CDO registrati per reati commessi erano stati sottoposti a indagine e chi lavorava per il governo sarebbe stato licenziato, senza eccezioni. Oltre a ciò, le tre generazioni successive sarebbero state private della possibilità di lavorare in un ente statale. I dipendenti del governo che volevano mantenere il posto di lavoro dovevano convincere i propri familiari a firmare una dichiarazione con la promessa di abbandonare la CDO. Poiché la donna si è rifiutata di farlo, il marito è stato licenziato.
Video: una guardia di sesso femminile all’ingresso della Casa di dentenzione delal città di Penglai, nella provincia orientale dello Shandong, afferma: «Quando entri qui, devi pensare che a causa della tua colpa tu, i tuoi familiari e i tuoi parenti non avrete accesso al college, non potrete arruolarvi nell’esercito, ottenere un lavoro, sostenere l’esame per il servizio civile e così via».
Un anziano fedele della CDO della provincia orientale dello Zhejiang è deceduto all’inizio dell’anno scorso. In agosto, il nipote ha presentato domanda per arruolarsi nell’esercito e ha superato l’esame obbligatorio riguardante lo stato di salute fisica. Durante l’indagine a proposito del suo background familiare, si è scoperto che il nonno apparteneva alla CDO e il giovane è stato scartato. Quando i genitori hanno provato a ragionare con i funzionari governativi, uno di loro ha affermato che far parte della CDO è un crimine più grave del furto e della rapina e che il figlio non poteva entrare nell’esercito, anche se il nonno era morto. L’uomo ha aggiunto che si trattava di una politica “dura” dettata dal governo centrale e che non prevedeva eccezioni.
Una fedele della CDO della provincia centrale dell’Henan ha detto a Bitter Winter che il matrimonio di suo figlio è stato cancellato dopo che i genitori della fidanzata avevano saputo della fede della futura suocera. I due erano preoccupati che se la coppia avesse avuto un bambino il suo futuro sarebbe stato rovinato poiché la nonna apparteneva alla Chiesa. «In passato mio figlio non aveva nulla da obiettare rispetto alla mia fede, ma ha iniziato a protestare dopo che i suoi progetti matrimoniali sono naufragati», si è lamentata la donna.
di An Xin | it.bitterwinter.org
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