di Agostino Masdea – Nel suo vangelo, Giovanni mette sempre enfasi sulla divinità di Cristo. Quindi, più degli altri Vangeli, descrive i fatti che riguardano la resurrezione di Gesù. Oltre all’incontro di Gesù con Maria Maddalena, nel capitolo 20, riporta altri tre incontri che i discepoli hanno avuto con il Signore risorto.
Nel verso 3 leggiamo che Pietro decide di andare a pescare. Si trova in una fase critica della sua vita. Ha rinnegato per tre volte Gesù e ora si sente un fallito e non sa cosa gli riserva il futuro. Altri sei discepoli lo seguono. Lavorano tutta la notte, ma insolitamente non riescono a pescare nulla. Non c’è niente di più deludente per un pescatore, pescare una notte intera senza prendere nemmeno un pesce… Che frustrazione!
Poi, quando ormai è l’alba, arriva Gesù e come sempre, quando arriva Lui, le cose cambiano. “Figlioli, avete del pesce”? “No” risposero, ma non sapevano che fosse il Maestro. “Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete”. Il risultato fu straordinario. Da “neppure un pesce” a 153 grossi pesci. La grande lezione che possiamo imparare qui è: se ci affidiamo a Cristo e dipendiamo da Lui, Egli trasforma il fallimento della nostra vita in successo!
Tornati a riva i discepoli videro della brace, del pesce messovi su e del pane. “Portate qua dei pesci che avete preso ora”, dice loro, e poi li invita a fare colazione insieme: venite a far colazione”. “Allora Gesù venne, prese del pane e ne diede loro; e così pure del pesce”. Dobbiamo imparare a servire i nostri fratelli, così come fece Gesù, con gioia, condividendo con loro ciò che Dio ci dà.
Se anche tu stai passando una notte buia e senti frustrazione e senso di fallimento, con Gesù può sorgere un nuovo giorno nella tua vita; una nuova opportunità e una rinnovata speranza: Egli può cambiare le cose! Comincia sempre la tua giornata facendo colazione con Gesù.
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