Lungi dall’analizzare i pro ed i contro della pratica dell’aborto in questa sede (il discorso è veramente lungo e sfaccettato) lasciamo che ad esprimere una posizione a riguardo sia la storia di Claire Cullwell, una ragazza che ha rischiato di morire per il tentativo di aborto della madre che oggi è in perfetta salute ed ha perdonato la madre per quello che ha tentato di fare. Sull’aborto ci sono posizioni differenti, di cui due prevalgono: una è quella laica modernista che vede nell’interruzione di gravidanza una scelta, un diritto della donna e l’altra è quella religiosa che vede nell’aborto una pratica disumana. La storia di questa ragazza ci aiuta a capire come all’aborto, anche in condizioni difficili, ci sia sempre un’alternativa
La storia di Claire Cullwell, la bambina sopravvissuta all’aborto
La madre di Claire è rimasta incinta quando aveva appena 13 anni. Quella ragazzina impaurita veniva da una situazione difficile, aveva perso i genitori e viveva con i nonni, i quali non disponevano di denaro sufficiente a crescere il suo bambino. Quando dunque la nonna è venuta a sapere della gravidanza della nipote ha deciso per lei di farla abortire, pensando che quella fosse la decisione più giusta. Un mese dopo l’operazione, come consigliato da un amico di famiglia, la 13enne si è sottoposta ad una visita di controllo dalla quale è risultato che era ancora incinta: un sacco amniotico si era rotto ed un feto era stato asportato, ma la ragazza era incinta di due gemelli e Claire era ancora viva.
A quel punto era troppo tardi e troppo rischioso intervenire ancora e la piccola Claire è nata due settimane dopo. La piccola era prematura ed è stata due mesi in incubatrice, dopo di che è stata data in affidamento ad una famiglia. Cresciuta, Claire ha voluto incontrare la madre naturale per conoscerla e in quel momento le due si sono riavvicinate. Oggi questa ragazza lotta contro l’aborto dicendo alle giovani madri che pensano all’interruzione della gravidanza: “Sono un sopravvissuta all’aborto. La mia vita è una testimonianza che esistono meravigliose alternative all’aborto, come l’adozione, nel mio caso”. Perché lo fa? Lo ha spiegato lei stessa a ‘Life News‘: “Non vorrei mai che una donna passasse attraverso il dolore che la mia madre biologica ha attraversato, semplicemente perché non sapeva di avere altra scelta”.
Luca Scapatello
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