Il 16 novembre scorso, la Corte Intermedia Municipale di Xi’an, capitale della provincia di Shiaanxi, ha confermato la sentenza di un tribunale distrettuale cinese, condannando in appello un libraio cristiano, Chang Yuchun, di 53 anni, e sua moglie Li Chenhui, di 44 anni, a un totale di 14 anni di prigione e al pagamento di una multa. L’accusa è di “incitamento alla sovversione del potere dello Stato”.
La coppia dovrà trascorrere i prossimi 7 anni in carcere e pagare una sanzione di 250.000 yuan a persona (circa 35.000 euro) per aver gestito “un’operazione commerciale illegale”. Negli ultimi 5 anni, infatti, Yuchun e Chenhui avevano stampato e venduto letteratura cristiana all’interno del Paese.
I quattro figli della coppia, che hanno tra i 4 e i 22 anni di età, sono ora con i nonni e “l’ingente multa sarà un pesante fardello per la loro famiglia”, ha riferito ChinaAid.
Nel settembre 2020, un altro libraio cristiano, della provincia di Zhejiang, aveva ricevuto una condanna a 7 anni di reclusione e una multa di circa 27.000 euro per “presunte attività commerciali illegali”.
La forte pressione esercitata dal governo cinese sui cristiani locali, ha fatto, in soli tre anni, salire il Paese di 26 posizioni nella nostra World Watch List, riflettendo una situazione in rapido deterioramento per la Chiesa.
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