Ci si può salvare all’ultimo minuto come il ladrone alla croce?

Sì, sicuramente, anche se non sapremo mai quale sarà il nostro ultimo momento se non quando ci saremo arrivati, con la probabilità di essere totalmente incoscienti per poter gridare a Dio di salvare la nostra anima, semmai abbiamo creduto, o quantomeno pensato non solo all’esistenza di Dio ma al sacrificio dell’uomo della croce.

Chi perde la vita in un attimo, in un incidente, o chi va in coma senza mai risvegliarsi, credo sia piuttosto improbabile. A volte nelle lunghe malattie, o malattie gravi, si ha il tempo di pensare al termine della vita e porsi delle domande, ma poi si cade in quello che si è conosciuto, e cioè, la benedizione del prete dopo la confessione all’uomo come lasciapassare che biblicamente non ha nessun riscontro. Noi credenti siamo chiamati a pregare per tutti, pregare che il Signore si riveli, che tocchi il cuore di queste persone, e che esse si lasciano andare nelle sue braccia: le uniche braccia sicure sia nella vita che nella morte. Molti, consapevoli di dover lasciare questa terra, fanno solo professione di pentimento, ma il vero pentimento sta nel riconoscere i propri peccati e credere con il cuore che solo Gesù è fautore di salvezza, e che è l’unico mediatore tra Dio e gli uomini. Quindi, gli uomini di religione che pensano di fare strada a coloro che vivono sospesi a un filo, non fanno altro che consegnare la loro ignoranza biblica, la poca conoscenza su Gesù e la vita eterna; non fanno altro che lasciare nelle tenebre coloro che hanno ammaestrato: generazioni di persone ammaestrati alla menzogna perché loro stessi sono menzogna. Dio ha spogliato molti di questi falsi maestri dal colletto bianco; essi hanno messo in discussione il loro credo, ponendosi domande e cercando le risposte, palesi solo nella Parola di Dio, parola vera e salvifica. Costoro hanno avuto la forza e la fede di abbandonare la religione per incamminarsi nel cammino con Gesù e proclamare il loro errore a favore della verità.

“La croce per alcuni è un odore di morte, che conduce a morte” (2 Corinzi 2:16). Per quelli che periscono è pazzia, ma per quelli che credono è sapienza di Dio e potenza di Dio. Persone che si sono pentite negli ultimi istanti della loro vita saranno dei tizzoni scampati dal fuoco, saranno purificati e salvati in tempo. Dio non si compiace della morte degli increduli, Egli vuole che tutti gli uomini vengono a salvezza, quindi accoglierà il grido di pentimento dell’ultimo respiro se esso è fatto con sincerità di cuore e fede verso il Suo Salvatore. Però, com’è vero che non è mai troppo tardi per pentirsi veramente, così è vero che il pentimento estremo è raro. Molti usano questo verso per poter dire che si può essere salvati in qualsiasi istante, ma potremmo mai arrivare a quel momento? Il momento è oggi! Non domani, o più tardi, ma adesso, subito, ed è impellente e necessario. Riguardo al ladrone che si pentì, e accettò il dono della grazia lì inchiodato alla croce, c’è da dire che noi non conosciamo la vita dei due ladroni. La Bibbia non lo dice. Non sappiamo da quando tempo erano in carcere, se da pochi giorni, pochi mesi o anni. Non sappiamo se avessero ascoltato “l’uomo di Galilea” che operava miracoli, guariva zoppi, dava la vista ai ciechi, rimetteva i peccati, mondava i lebbrosi, liberava dai demoni e risuscitava i morti. Non si sa. Può darsi di sì. Quando nella tua città, nella tua regione, ci sono certi episodi, anzi certi miracoli, è facile che si viene subito a conoscenza, e possono innescarsi forti dubbi nel cuore. Forse il ladrone avrebbe voluto conoscere Gesù, forse avrebbe desiderato un incontro con il Salvatore, ma siccome era in catene, avrà pensato fosse cosa impossibile. Ma Dio è il Dio dell’impossibile, il Dio delle meraviglie, e tutto ciò che accade ha sempre un senso. Una cosa è certa, quel ladrone si è trovato nel punto giusto al momento giusto, anche se in punto di morte. “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!” Ed egli gli disse: “Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso.” (Luca 23:42-43) Da quel momento il ladrone era in Cristo, e Cristo in lui.

“Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi” (Matteo‬ 20:16)

Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: “Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen” (Matteo 28: 18-20).

Vorrei incitare tutti a conoscere Cristo, a interessarsi al suo progetto per ogni uomo, perché come è scritto: “Dopo esser passato sopra ai tempi dell’ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi, poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti” (Atti 17:30).

Se andate a leggere il resto, vedrete che la risposta degli ateniesi non è stata tanto diversa dalle risposte di oggi. Molti derisero Paolo, molti non vollero ascoltare, e altri rimandarono il loro sentire a un’altra volta. Alcuni però, toccati nell’intimo, aderirono alla dottrina di Paolo perché credettero.

Perciò, caro amico, in che posizione si trova la tua vita e la tua anima? Vuoi ancora rimandare la vera conoscenza di Cristo? È oggi il tempo di prendere una decisione; da folli è confidare di pensarci alla fine dei propri giorni, perché non si sa quando questa vita volge al termine. Dio oggi parla, e l’uomo non dovrebbe passare oltre questo privilegio.

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane
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