Era agosto 2003, quando decisi di partecipare ad un campeggio cristiano in Spagna.
Inizialmente ero un po’ scettica, ma qualcosa nel mio cuore mi spinse ad andare… a parte la mia famiglia che era ed è evangelica.
Il programma della settimana era ricco di appuntamenti di lode e adorazione al Signore, ma si lasciava spazio anche a molto tempo libero da trascorrere insieme ai partecipanti, che venivano da tutto il mondo. Si incontravano quindi persone di culture diverse, ma unite da un’unica cosa: l’amore per Dio. Conobbi tantissimi che avevano occhi che brillavano di luce diversa rispetto alla gente comune che incontravo nella vita di tutti i giorni.
Trascorsi così la mia settimana, serena ed entusiasta di essere lì presente ad ascoltare ciò che Dio voleva dirmi e cantare canti che trasmettevano al mio cuore qualcosa che non mi era indifferente.
Una sera, in particolare, stavo camminando sull’erba, tra gli alberi, quando udii da lontano un gruppo di ragazzi che cantava a Dio in maniera diversa rispetto alla chiesa che spesso frequentavo a Catania. Vidi un sentiero che mi portava proprio lì.
Improvvisamente, davanti i miei occhi si aprì una scena che non potrò mai dimenticare: ognuno di quei ragazzi aveva uno strumento diverso e a tempo batteva le mani lodando e ringraziando quel Dio di cui sentivo parlare da tempo. Notavo che erano davvero felici di fare ciò.. lo manifestavano con tutto il cuore. Ancora una volta il Signore mi stava parlando. Mi fermai e mi domandai: “Allora Signore esisti davvero? Qual è il motivo che spinge queste persone a lodarti così? Perché dovrebbero farlo se fosse solo finzione?”
Chiusi gli occhi e il mio cuore venne inondato da una pace e una gioia inspiegabili. Pregai e decisi di accettare Dio come mio Signore e Salvatore. Mi sentivo appagata e felice di affidarmi a Colui che morì per darmi la vita eterna. E tu cosa farai?
Dio benedica la tua scelta!
Ester
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