In piena confusione umana, Dio ha firmato la sua salvezza…
L’incarnazione, fu la maniera con la quale Dio si fece trovare “sotto-casa”, l’unico modo per far capire quanto l’uomo e la donna Gli mancassero.
D’allora, a causa degli avvenimenti che il Cielo fece accadere, camminare in Terra Santa non è più stato un viaggio, è diventato pellegrinaggio: più che il vedere tipico di chi è turista, il pellegrino avverte l’esigenza d’inginocchiarsi, di ringraziare, perché in quei luoghi si comprendono quei “passi santi”, quei linguaggi e segni biblici meravigliosi.
È una terra dal sistema nervoso fragilissimo, dal nervo scoperto per il mondo intero.
Per un “imbarazzante gioco celeste” però, è diventata anche la terra della più grande consolazione, la terra dove ebbe inizio la grazia per il mondo intero, la terra dove si consoliderà la storia eterna: È per questo che il popolo cristiano tributa a questa terra l’appellativo di Terra-Santa: nella terra dei mille imprevisti, ciò che era imprevedibile si è fatto storia.
E’ la trama della storia più ambiziosa e paradossale: quella cristiana. Storia che ogni giorno, per chi ancora non lo ha sperimentato, rinnova l’invito a voltarsi verso Colui, che ha realizzato il tempo, il nostro tempo,nei tempi di sempre: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo” scriverà Marco (Marco 1,15).
Una dolce chiamata, dal sapore eterno e ripieno di una totale profondità immensa quanto immenso e personale è per ognuno di noi, quel momento, quell’incontro che facciamo, con Dio.
Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com
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