Figure fondamentali come quella del professor Meluzzi ci aiutano a fare chiarezza e vedere gli eventi che accadono da una prospettiva diversa che, però, viene tenuta nascosta. La popolazione italiana è troppo concentrata sugli effetti immediati del Coronavirus o sui continui Dpcm, da non accorgersi del disegno in atto che vuole disgregare la nostra società e che il professore Meluzzi spiega molto bene in un’intervista che vogliamo riassumervi.
– La famiglia è sotto attacco, lei sostiene. Perché e da chi viene presa di mira?
“Famiglia significa identità valoriale, identità culturale, rappresenta la base di ogni comunità, portatrice di senso e una garanzia per il futuro. Colpirla, volerla annientare corrisponde al desiderio delle élites culturali ed economico-finanziarie che aspirano a cancellare ogni differenza e creare una sorta di brodo primordiale, una cultura di massa omologata in cui tutto si scioglie, in cui il pensiero annega, anzi si disgrega.”
– In questa “strategia” si inserirebbe anche la teoria gender?
“Si tratta della stessa strategia, che mira alla distruzione del reale rapporto uomo-donna. Che poi significa negare la possibilità di far nascere e crescere dei bambini…”
– La fede può arginare quello che lei individua come un disegno già in atto per disgregare la nostra civiltà?
“Non mi pare davvero, il mondo cattolico è diviso più che mai e la chiesa bergogliana è stata a sua volta conquistata da questa ideologia globalista e disgregatrice”.
– In questa versione da brivido, quale ruolo ha il capitolo immigrazione?
“L’Italia finirà con il diventare un grande hotspot. Sarà una catastrofe, non solo demografica, culturale, soprattutto economica… E’ stato deciso in qualche modo che questo sia un grande campo profughi, un grande hotspot della migrazione africana e afro-islamica”.