– 2000 anni fa, non si trovò un posto in albergo, nemmeno in una locanda. Così, Giuseppe e Maria, rimediarono un riparo in una mangiatoia, una stalla. Si era compiuto il tempo della gravidanza di Maria, e fu proprio lì che partorì e nacque GESU’. Gli angeli di DIO, annunciarono l’evento, alle uniche persone disposte ad ascoltare: i pastori. I grandi di Gerusalemme, invece, si preoccuparono; disponendo poi, provvedimenti di morte verso il bambino.
– Oggi, ci si prepara a festeggiare il “Natale”, la cui etimologia significa: ‘Nascita’ ‘Natività’. La nostra civiltà occidentale, la cui provenienza è di cultura cristiana, nel corso del tempo, ha diluito le radici di una fede sentita; vivendo un cristianesimo formale e dimenticando il vero significato, di un simile annuncio. Alquanto differente, dalla condotta dei pastori, i quali ricevettero un tale annuncio, precipitandosi ad incontrare GESU’, nella mangiatoia, per offrirgli “un culto di adorazione” e valorizzando pienamente quel Natale, nel profondo del loro cuore.
Ma non così ai nostri giorni! Il Natale di GESU’, è divenuta una festa di addobbi natalizi, di luci di colori, di regali, di vacanze, di serate, di divertimenti, di ogni sorta di prelibatezze: dolci, pranzi, cene. Ma di CRISTO, neanche una parola! LUI, che dovrebbe essere l’ospite per eccellenza, diventa un’argomento appena sfiorato, e il più delle volte dimenticato o ignorato. La festa, che gli sarebbe dovuta, alla fine è rivolta solo al proprio compiacimento. PERCHE? Perché non c’è un posto per GESU’! CRISTO ancora oggi, è lasciato, in una mangiatoia, in una stalla.
Che “vera festa”, invece, per coloro che vanno incontro a GESU’ e lo albergano nel proprio cuore. Una cosa è certa; nessuna festa natalizia, riuscirà a far realizzare le promesse di DIO, se non si accoglie nel proprio cuore, COLUI che ci è stato donato dall’alto. Sicuramente chi rifiuta CRISTO, neanche lo merita. Ma DIO, nel SUO paterno amore, propone all’uomo un’evento da realizzare. Chi riceve GESU’ nel proprio cuore, anche DIO PADRE, verrà a quell’invito (Giovanni 14:23) Un’incontro di spirito e di comunione con DIO. Che vera festa, di pace con DIO!
Differente da chi lascia GESU’ in un cantuccio. Trovando posto, solo alle proprie feste: per cibi deliziosi, per divertimenti, vizi del gioco, discoteche, alcool droga, sesso, e quant’altro ancora. Un invisibile cammino, verso un regresso graduale, fino che condurrà a bere nella coppa delle abominazioni e del peccato. Parlare di GESU’? Non è il momento diranno. Ed alla fine non sarà mai il momento, perché il male avrà già fatto la sua strada.
No! Non deve essere così! L’Evangelo, dice, che i pastori, dopo essere andati da GESU’, ritornarono felici da quell’incontro. C’era festa nei loro cuori, perché avevano onorato GESU’, albergandolo e ospitandolo, nei loro cuori. — Abbiamo un esempio biblico, nei personaggi di Daniele e dei suoi amici, che rifiutarono il privilegio di cibi reali, per non contaminarsi (Daniele 1:8). Anche se molto giovani, loro volevano ben custodire, quello che DIO, aveva messo nei loro cuori. Non volendo rischiare di perdere il loro contatto con DIO, o diluire la loro fede. Essi, detenevano un prezioso messaggio nel cuore e non volevano perderlo, in scambio di feste reali e cibi pregiati.
Fermezza! Costanza! Integrità! CRISTO merita tutta la nostra attenzione; tutta la nostra disposizione. EGLI è più che un re. Ed il SUO cibo spirituale è più che vittuaglie reali. — C’è un gran movimento prima di ogni festa. Anche al tempo di CRISTO, quando gli abitanti di Gerusalemme, si preparavano per celebrare la Pasqua, c’era un gran movimento. Ma poi, il loro grido non fu di festa, ma di morte: “crocifiggilo, crocifiggilo”. Le vere feste dedicate a DIO, non sanno ne di morte, ne di peccato. Un cuore che vuole festeggiare CRISTO, “non crocifigge nessuno”. Un cuore che alberga CRISTO, “alberga vita e la trasmette”.
Mi piacque molto l’espressione di un autore anonimo, che lessi tempo fa , e diceva:
“GESU’ E’ NATO per la salvezza di tutti gli uomini; MA SE NON NASCE NEL TUO CUORE, tu sei perduto”. Che si faccia tesoro dell’invito di DIO alla SUA grazia. CRISTO ci è stato donato, non lasciarlo nella mangiatoia, ma onoralo nel tuo cuore. Allora si che sarà una festa!
Davide Dilettoso
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