Testimonianza – La “Febbre Nera”
Charles Grenway è stato il grande pioniere degli attuali stati africani del Burkina Faso, del Togo, del Benin e del Senegal. La sua vita era totalmente dedicata alle Missioni in questi stati e tra tante vicissitudini, ha predicato la parola di Dio per circa 55 anni instancabilmente, vedendo migliaia di persone salvate, guarite e trasformate dall’opera dello Spirito Santo. La seguente storia è una delle sue tante esperienze della Potenza pratica dello Spirito Santo: “Nel 1946 vivevo in una capanna di fango in Burkina Faso e stavo morendo con la febbre nera”. Nell’Africa occidentale avevo già contato centoventisei tombe di missionari che non avevano raggiunto i quaranta anni di età. Ho seppellito i miei amici, ho vegliato i cadaveri di coloro che pochi attimi primi era morti sulle mie ginocchia per dar loro un funerale dignitoso.
Ho pianto e ho gridato “Signore perché!”. Tutte le volte che mi allontanavo da una tomba sapevo nel mio cuore che avevamo dato la vita per annunciare la morte, la risurrezione e la venuta del Re (Gesù). Ero nella capanna, perdevo sangue, mi trovavo allo stremo, affetto dalla febbre, non c’era speranza, non c’erano medici, né medicinali, non c’era nessun altro missionario, eravamo soli, mia moglie ed io.
Chiamai mia moglie e dissi: “Non riesco quasi a parlare, morirò, ecco cosa devi fare per seppellirmi” e lei sedette accanto a me su letto, teneva in braccio la nostra bambina, che adesso è una nonna, mi guardo e mentre le lacrime scorrevano sul suo volto mi disse: “Charles non abbiamo fatto tutto quello che Dio ci ha ordinato di fare, abbiamo gettato il pane sulle acque, Egli verrà, il pane tornerà a noi”.
In quel momento sentì delle voci che cantavano: C’è potenza, potenza nel Sangue di Gesù, potenza! Esclamai: “Sono gli angeli che cantano nel coro del cielo che mi accoglie”. Guardai attraverso un buco della capanna e vidi circa trecento persone, i tam-tam suonavano e cantavano:”C’è potenza nel Sangue di Gesù”. Chi erano? Erano il pane che avevamo gettato nelle acque. Arrivarono in quel campo e si radunarono intorno alla mia capanna e dissero a mia moglie: “Signora, vostro marito è venuto, ci ha parlato di Gesù” e noi siamo stati salvati, ci ha parlato del battesimo nello Spirito Santo e noi siamo stati battezzati, ci ha parlati della guarigione e Dio ha guarito molti di noi, non abbiamo mai pregato per nessuno, me piegheremo per Lui”. Si disposero intorno al mio letto con la faccia a terra, su quel pavimento cosi sporco cominciarono a piangere, e e pregare, le loro preghiere giunsero fino al cielo, Finché Dio avverti il profumo della loro preghiera, e dalle porte di gloria guardo giù e disse agli angeli: “è Greenway”, Dio conosce il nostro nome. Dio è presente al funerale del più piccolo dei volatili. Dio ci conosce e ci chiama non c’è da dubitare! Quando Dio stende la Sua mano, l’inferno non può trattenerla, perché Egli è la resurrezione e la vita, Egli è la Potenza e la Gloria, Egli è la Grazia infinita, la Speranza, il più Grande Dottore. Egli scese con la sua potenza e quel torrente di guarigione mi raggiunse e fui completamente sanato!! Ero tremendamente brutto, mi alzai dal letto e cominciai a camminare e quando quella gente mi vide, un grido di vittoria giunse al cielo, i tam-tam ricominciarono a suonare e tutti cantavano. Per due giorni e due notti abbiamo avuto un’interrotta processione di gente che veniva a trovarci. Tutta la città si recò presso la nostra capanna.