Il leader deve essere uno specialista nel relazionarsi e nel promuovere agli altri come comportarsi.
2Timoteo 3:1,9 “1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati. Nel numero di questi infatti vi sono quelli che s’introducono nelle case e seducono donnicciole cariche di peccati, dominate da varie passioni, le quali imparano sempre, ma senza mai pervenire ad una piena conoscenza della verità. Ora come Ianne e Iambre si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede. Costoro però non andranno molto avanti, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne anche per quella di quei tali”, attraverso questi versetti biblici l’apostolo Paolo stava preannunciando che negli ultimi tempi ci sarebbe stata una corruzione estrema all’Interno del popolo di Dio e che sarebbero sorti persone con queste caratteristiche e falsi profeti.
Paolo preannuncia che sorgeranno persone che non hanno voglia di spiegare le verità scritturali e che non hanno voglia di rapportarsi con gli altri membri del Corpo di Cristo.
Una caratteristica del leader è di essere esente da queste cose in quanto si deve rivelare a tutti perché serve nella Chiesa.
La condizione principale per essere leader è essere un servo degli altri e un servo di Dio, infatti la leadership nasce proprio dal servizio che si rende a Dio.
Le caratteristiche che contraddistinguono un leader sono sei:
1) Onestà, un leader deve essere una persona trasparente alla luce del sole;
2) Umiltà, un leader deve avere la stessa umiltà del nostro Signore e mai un atteggiamento di arroganza;
3) Sensibilità, un leader deve essere sensibile alle sofferenze e alle problematiche altrui;
4) Moralità, un leader deve avere sempre e ovunque si viene a trovare lo stesso
atteggiamento e mai una doppia personalità;
5) Valori tradizionali, un leader deve valorizzare la famiglia e il prossimo;
6) Integrità, un leader deve essere una persona integra alle dottrine, statuti e insegnamenti biblici.
Dunque un leader deve valorizzare quello che c’è scritto nella Parola del Signore e lo deve praticare quotidianamente, in qualsiasi contesto nella quale si viene a trovare (chiesa, casa, famiglia, comunione fraterna, vicini di casa, colleghi di lavoro e luoghi pubblici), così facendo dimostra di avere le caratteristiche necessarie che lo distinguono in quanto un buon servitore.
I “grandi leader” devono inoltre avere carisma (capacità) e carattere, la Bibbia non fa riferimento al carisma ma evidenzia e risalta il “carattere” ossia l’interiorità di una persona che è quello che conta veramente e se ha un “compromesso” con Dio. Inoltre un leader deve ispirarsi alla fede dei profeti e quindi qualunque sia la situazione o la circostanza nella quale si viene a trovare deve rimanere sempre “fedele” ed “integro” al Signore e ai suoi sentieri di giustizia (es. Giobbe, Giosuè e Abramo).
Un’altra caratteristica del leader è che vede oltre, vede con gli occhi della fede, gli occhi spirituali. Egli non vede le difficoltà come un muro ma come una barriera da superare perché la fede è certezza di cose che non si vedono (Ebrei 11:1 “11 Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono”). I grandi leader sono sempre stati quelli che hanno avuto una visuale spirituale come ad esempio Abramo che malgrado non conosceva la terra promessa e non l’aveva mai vista vi andò per fede. Un’altra caratteristica che deve avere un leader è la determinazione come ad esempio Elia che fu molto determinato dinnanzi alla sfida che ricevette sul Dio vivente e sugli altri dei. Un’altra caratteristica del leader è quella di sapersi confrontare ed essere aperto al dialogo come l’esempio di Nathan che si confrontò e corresse i suoi interlocutori. Inoltre è necessario un confronto personale con Dio per la propria crescita individuale (Salmo 51:2 “Lavami completamente dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato”).
Gesù è il massimo esempio da seguire e da imitare per un leader ed Egli ci ha insegnato che dobbiamo mettere i bisogni del prossimo dinnanzi ai nostri, che siamo chiamati a servire e non ad essere serviti, che dobbiamo avere autocontrollo emozionale ed essere sempre umili riconoscendo il valore degli altri.
In conclusione il leader è colui che supera gli ostacoli della vita con audacia e non molla mai, la sua forza è nell’essere un esempio per gli altri.
Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com
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