di Theodore Epp – Efesini 1:4; 1 Pietro 1:13-21 – Si parla tanto oggi di ”lavorare per Cristo”, ma poco di “assomigliare a Cristo”. Assomigliare a Cristo significa più che seguirlo solo come un buon insegnante o come esempio; si riferisce a essere modellato all’immagine di Gesù Cristo. Questa opera viene compiuta solo nel credente che dimora in Cristo. Il termine “irreprensibili” in Efesini 1:4 significa “senza macchia”; che vuol dire, “privi di difetti”. Il credente deve vivere senza biasimo.
Questo è il potenziale in ogni credente, perché è in Cristo, ma è vero del credente solo se si appropria delle risorse che Dio gli ha messo a disposizione. Il credente possiede una natura che è irreprensibile, sta a lui vivere di conseguenza. I credenti sono santi e irreprensibili “davanti a Lui” (v. 4).Si noti che questo versetto non si riferisce a un tempo futuro, come ad esempio al giudizio del credente, ma al presente. Il credente dovrebbe consentire di Dio di operare nel suo cuore, così che possa avere i requisiti necessari per la sua posizione -santa e irreprensibile.
Come il raffinatore può vedere riflessa la sua immagine nell’oro purificato, così Dio opera in un credente finché non vede la Sua immagine. La preghiera di ogni credente dovrebbe essere, “Investigami, O DIO, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna.” (Salmo 139:23,24).
“il quale vi confermerà fino alla fine, affinché siate irreprensibili nel giorno del nostro Signore Gesù Cristo.” (1 Corinzi 1:8).
Fonte: http://www.chiesadiroma.it/
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