Capitano dei vigili del fuoco di Atlanta: «Mi hanno licenziato a causa della mia fede religiosa»

kelvin-cochranCochran era stato sospeso per via di un libro in cui cita fra i peccati l’omosessualità. Su pressione della comunità Lgbt, dopo 34 anni di servizio, è stato allontanato.

Kelvin Cochran, capo dei vigili del fuoco di Atlanta, è un uomo molto religioso che ha sempre espresso la sua fede in ogni ambito della vita senza eccezioni, ma proprio questa sua coerenza gli è costata la carriera.
Cristiano battista, cresciuto in una famiglia numerosa, povera ma molto unita, ha capito che doveva salvare vite fin dall’età di 5 anni, quando vide la sua vicina di casa, la signora Maddie, soccorsa dai pompieri: «Quello è il giorno in cui Dio mi ha convinto che da grande sarei diventato un vigile del fuoco». I problemi per Cochran sono iniziati nel novembre 2013 dopo la pubblicazione della sua autobiografia (Who told you that you were naked?, “Chi ti ha detto che eri nudo?”, in riferimento alla cacciata dall’Eden)  in cui esprime le sue idee sulla famiglia naturale e dichiara la contrarietà ai piani di Dio della sessualità vissuta al di fuori del matrimonio e dai fini procreativi. Tutto ciò ha provocato le ire della comunità Lgbt della Georgia che ha chiesto con missive, proteste e pubblicazioni al sindaco democratico della città, Kasim Reed,le sue dimissioni.

LA CARRIERA. Il capitano, formatosi per guidare il dipartimento della città di Shreveport, in Luisiana, era poi passato al comando dei vigili del fuoco di Atlanta nel 2008, con un pausa di un anno, dal 2009 al 2010, in cui fu chiamato nella squadra antincendio dell’amministrazione Obama. La competenza e la stima che Cochran si era guadagnato però non è bastata a fermare il sindaco: Reed martedì scorso ha annunciato il licenziamento del capitano che sarebbe dovuto rientrare al lavoro un mese più tardi, dopo la misura sospensiva adottata in novembre in seguito alla polemica scoppiata sulla pubblicazione del volume.

IL LIBRO.Il portale di notizie Lgbt GaVoice ha pubblicato i due passaggi giudicati omofobi. Nel primo Cochran elenca alcuni peccati fra cui l’impurità che viene definita come «qualsiasi cosa opposta alla purezza, inclusa la sodomia, l’omosessualità, il lesbismo, la pederastia, la depravazione e tutte le forme di perversione sessuale». In un’altra pagina si legge che chi rifiuta il fine procreativo della sessualità è portato a sostituirlo «con partner diversi, del sesso opposto, o dello stesso sesso, o vivendo il sesso al di fuori del matrimonio o in molti altri modi vili, volgari e disordinati che profanano il corpo-tempio e disonorano Dio. Questa è una sessualità che lascia l’uomo continuamente vuoto».
In 160 pagine quelli riportati sono gli unici due passaggi in cui si fa riferimento all’omosessualità. Per questo il capitano si è difeso spiegando che il punto era «parlare del sesso creato da Dio» e spiegare perché «tutto quello che è al di fuori di ciò è peccato».

LE ACCUSE. Di fronte alle continue accuse il capitano ha aggiunto che «i membri della comunità Lgbt hanno il diritto di esprimere la propria visione e convinzione sulla sessualità e meritano come tutti di essere rispettati per la loro opinione senza odio né discriminazione», ma «anche i cristiani devono avere il diritto di esprimere il nostro credo riguardo alla fede, ricevendo rispetto per la nostra opinione senza odio né discriminazione».
Jeff Graham, direttore della lobby Lgbt Equality della Georgia, ha ribattuto così: «Non c’entra la fede religiosa, ma la sua (del capitano, ndr) capacità di coordinare lavoratori diversi fra loro». Durante la conferenza stampa di martedì il sindaco ha usato le stesse argomentazioni per giustificare il licenziamento definitivo, spiegando che «non c’entra la libertà religiosa. Non c’entra la libertà di espressione. Il problema è il suo giudizio».

LA DIFESA. In seguito alla decisione, Cochran, che ha ribadito «il rispetto per ogni persona» pur non approvando certi comportamenti, ha poi spiegato di aver dato una copia del libro al sindaco nel gennaio del 2014 senza ricevere risposta e di averlo distribuito ad altri colleghi. Al contrario di quanto dichiarato da Reed, il capitano ha poi ripetuto in diverse occasioni che «non ho disonorato il sindaco», ribadendo che quello che ha scritto è per amore alla persona: «Ho dimostrato amore in 34 anni di servizio nei vigili del fuoco. Non c’è persona o gruppo che, interagendo con me per poco o molto tempo, possa dire che ho odiato, privato di rispetto o discriminato». A difendere il capitano sono stati numerosi gruppi, in testa il leader della chiesa Battista della Georgia, Robert White, che ha spiegato che «è un giorno spaventoso per gli Stati Uniti». Parlando di «persecuzione quando un buon comandate dei pompieri perde il lavoro a causa della sua fede cristiana», White ha aggiunto che «i cristiani devono alzarsi in piedi per difendere i loro diritti».
Cochran non ha intenzione di battersi per riavere il suo posto, perché «sono convinto che Dio abbia piani migliori per me». E ha concluso così: «Non sono scoraggiato né oppresso», ma sicuro che «questa vicenda è nelle mani di Dio e sarà Lui a fare grandi cose rivalendosi pubblicamente».

Tratto da: http://www.tempi.it/


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