Cannabis legale. Meluzzi: «Ecco perché aprirebbe la porta a droghe più pericolose»

In Parlamento, ormai lo sappiamo, è in discussione il ddl Magi-Licatini, che intende liberalizzare la coltivazione domiciliare della cannabis. La proposta, infatti, prevede la totale depenalizzazione della coltivazione domestica di un massimo di quattro piantine e prospetta la riduzione delle pene per i fatti di lieve entità riguardanti la cannabis. Alla base c’è l’introduzione della distinzione tra sostanze “leggere” e “pesanti”, annullata dalla Fini-Giovanardi, mentre la liceità del consumo domestico mirerebbe, secondo Mario Perantoni, relatore del testo, a «sostenere chi ne fa un uso terapeutico» e a «togliere terreno allo spaccio». Un ribaltamento di prospettive, insomma, che farebbe apparire addirittura come un “bene”, ciò che, in realtà produrrà un aumento delle persone drogate in circolazione e persino alla guida, per non parlare delle costanti fake news che riguardano l’uso terapeutico e il contrasto alla criminalità organizzata, che perderebbe terreno e affari con la cannabis legale. Ne abbiamo parlato col professor Alessandro Meluzzi psichiatra e criminologo.

Cosa pensa di questo disegno di legge?

«Si vuole anestetizzare la gioventù attraverso la cannabis. Non si vuole che i giovani crescano in modo sano e che cerchino di mettere su famiglia perciò si cerca di farli fuori con le droghe leggere. Il piano è semplicemente ed evidentemente questo»

Si dice che le leggi creano il costume e questo come arriverebbe a stravolgere i costumi dei giovani?

«Ci si sposterà sempre più verso il consumo delle droghe peggiori: anestetizzanti, sintetiche, in modo da peggiorare la situazione di intossicazione mentale collettiva. Si potrà guidare sotto l’effetto della cannabis e questo contribuirà alla diminuzione della popolazione mondiale».

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A sentire i proponenti però la legalizzazione risolverebbe molti problemi, metterebbe fine al traffico illegale e in più attraverso la tassazione si eviterebbe il giro di soldi in nero dietro il mercato della cannabis?

«Se sarà legalizzata la cannabis, passerà la cocaina, se passerà l’eroina saranno legalizzate altre droghe sintetiche come il crack. Questo è coerente con l’intento della riduzione della popolazione mondiale»

Cosa risponde a chi dice che uno spinello non ha mai fatto male a nessuno?

«Io non ho mai conosciuto nessuno che fosse passato a tante droghe, senza essere passato dallo spinello. Ho visto anche una quantità di esordi psicotici in giovani che erano passati dal consumo degli spinelli. I fatti parlano da soli».

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