Molti criminali maschi stanno purtroppo sfruttando le nuove policy sui detenuti transgender per cercare di ottenere una riduzione di pena o per farsi trasferire in carceri femminili, dove le condizioni di vita sarebbero meno dure.
L’ultimo caso di questo tipo è avvenuto in Canada, dove Jody Matthew Burke, che si trova attualmente in prigione per aver violentato più volte sua moglie in modo estremamente brutale, ha chiesto al giudice di non essere designato come criminale pericoloso perché ora si identifica come donna.
Se designato come criminale pericoloso Burke potrebbe infatti essere incarcerato a tempo indeterminato e difficilmente gli verrebbe concessa la libertà condizionale. Burke chiede invece al tribunale di essere designato come “reo a lungo termine”, il che significherebbe un massimo di dieci anni di carcere.
Burke è un ex combattente di arti marziali miste ed ha iniziato a identificarsi come “non binario” ad un certo punto dopo le sue più recenti aggressioni sessuali avvenute nel 2017, ma dice di essersi reso conto di essere una donna solo poche settimane fa. Burke dice che gli piacerebbe subire la sua “transizione” in un ospedale, piuttosto che in prigione. Afferma inoltre che l’assunzione di ormoni sessuali incrociati lo renderà sicuramente meno propenso a commettere di nuovo delle violenze.
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