Calem era un ragazzo volenteroso. Ma non aveva successo. Soltanto tanta voglia di fare. Nessuno credeva in Lui fino a quando…
C’era una ragazzo di nome Calem che aveva un sogno: lavorare nel mondo del teatro e fare carriera. Dopo tanti anni di studi di recitazione, di canto, di danza entrò finalmente in un equipe teatrale molto famosa nella regione; l’equipe stava per allestire uno spettacolo; Calem nella preparazione dava dimostrazione della sua bravura: nella scenografia dimostrava la sua creatività, nell’interpretazione trasmetteva delle emozioni, nell’organizzazione degli atti era molto preciso e ordinato; viste le sue doti, l’equipe decise di metterlo come responsabile per la realizzazione di questo spettacolo. Improvvisamente, venne in visita un produttore teatrale di nome Yves, molto famoso nel mondo dello spettacolo: l’intera equipe decise allora di affidare l’incarico a questo produttore vista la fama, i riconoscimenti e la notorietà che circondava il produttore.
Calem sentì crollare il mondo addosso anche se, nonostante non condividesse molte scelte del produttore incaricato, tenne duro e continuò a collaborare. Alla prima di questa rappresentazione teatrale, Yves (preso da strani presentimenti) rivalutò l’intera equipe e li abbandonò, sentenziando che era una equipe mediocre e che lo spettacolo sarebbe stato un vero fiasco, una macchia indelebile nelle proprie credenziali; nel teatro ci fu un vero e proprio terremoto! L’equipe voleva annullare tutto ma il teatro era pieno e il pubblico incominciava ad annoiarsi e lamentarsi; a quel punto Calem, vedendo i suoi colleghi presi dall’ansia, prese in mano la situazione, motivò l’equipe e portò avanti la rappresentazione teatrale (dato che Calem aveva lavorato duramente conosceva tutti gli atti, tutte le battute e il cambio scenografia). Fu un vero successo!
Ci fu un apprezzamento cosi tale che si scatenò una standing ovation e i giornali descrissero la performance di Calem molto originale e non di meno a questo molte altre compagnie teatrali volevano Calem come Responsabile; Calem portò avanti il suo impegno fino alla fine e per la sua determinazione ebbe onori e altri lavori.
Se Calem si fosse lasciato divorare dall’orgoglio sarebbe davvero stato un fiasco davanti al pubblico, ma Caleb rimase fedele in quello che faceva nel piccolo e la sua fedeltà lo portò a cose grandi.
Similmente anche noi abbiamo uno scopo, nel piano di Dio, da svolgere ma alla prima difficoltà anziché sentenziare o lamentarsi continua nel tuo percorso saldo e fedele poiché sta scritto “chi è fedele nelle cose minime, è fedele nelle grandi”; (Luca 16:10)
Il Signore vede ciò che fai nel segreto, vede le tue afflizioni e i tuoi sforzi, vede anche i tuoi momenti di sconforto; ma vuole avere un rapporto con te, un rapporto che si applica nella preghiera; e la scrittura sta anche scritto “Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente.” (Matteo 6:6)
Non ci resta altro che affidarci a Dio, in tutto e per tutto, perché abbiamo la sicurezza di riuscire (Proverbi 16:3)
Gabriele Paolini – notiziecristiane.com
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